Benevento, sequestro società depuratori. Santillo: “Vicenda che ricorda Ponte Morandi”

di Redazione

“Ritengo doveroso fare i complimenti ai carabinieri del Noe di Napoli e del nucleo di polizia economica della Guardia di Finanza di Benevento, per l’importante inchiesta sui corsi d’acqua del Beneventano, che ha portato al sequestro di 78 milioni di euro alla Gesesa, la società che gestisce i depuratori”. Così il senatore Agostino Santillo, del Movimento 5 Stelle, dopo l’operazione eseguita ieri nel capoluogo sannita (leggi qui). – continua sotto – 

“La procura – continua Santillo – mette in luce la situazione dei depuratori che hanno funzionato male o non c’erano proprio, e le fogne che hanno scaricato direttamente nei fiumi Calore e Sabato, i quali hanno subito un gravissimo inquinamento. La stessa indagine, nel maggio 2020, aveva portato al sequestro preventivo di 12 impianti di depurazione gestiti da Gesesa e all’iscrizione di 33 persone nel registro degli indagati. Oggi – so Santillo – la procura colpisce direttamente nelle tasche dell’azienda che, se le accuse verranno confermate, avrebbe dovuto prevenire l’inquinamento che invece si è verificato”.

“Una situazione – sostiene il senatore pentastellato – che ricorda molto quella di Autostrade, dove chi doveva gestire la sicurezza delle infrastrutture non lo ha fatto, determinando il gravissimo incidente del Morandi. L’auspicio è che la magistratura accerti in tempi rapidi ogni responsabilità”.

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