Casal di Principe, case abusive: parte demolizione tra le proteste

di Redazione

Casal di Principe (Caserta) – Dopo le dimissioni, per protesta, del sindaco Renato Natale stamani sono partite a Casal di Principe le operazioni di demolizione di un immobile abusivo di due piani in via Ancona, zona dove gran parte delle abitazioni è stata realizzata senza alcuna autorizzazione un paio di decenni fa, fa quando mancavano piani regolatori e altri strumenti urbanistici. – continua sotto –  

L’abbattimento è partito con ritardo per la protesta dei residenti che non volevano lasciare l’abitazione: si tratta di due famiglie indigenti con quattro bambini. “Ogni colpo della ruspa è una pugnalata al cuore”, ha detto la proprietaria di un altro stabile vicino, anch’esso abusivo. – continua sotto –  

Sottolineando di non aver mai voluto bloccare il provvedimento della Procura di Santa Maria Capua Vetere di demolizione, il sindaco, per “ridurre il danno psicologico che, nei fatti, hanno già subito i minori interessati alla vicenda”, aveva chiesto all’autorità giudiziaria sammaritana una proroga ulteriore (dopo una prima concessa nei mesi scorsi) dell’abbattimento delle due case abusive per permettere il completamento dei lavori di un bene confiscato in via Baracca dove alloggiare le due famiglie. Ma nessuna proroga è giunta, neanche dal Parlamento, nonostante la pandemia. – continua sotto – 

“Solo a Casal di Principe – ha detto ieri Natale in conferenza stampa – sono almeno 1400 le case dichiarate abusive con sentenza, 300 nel vicino comune di Casapesenna, 1600 a San Cipriano d’Aversa, e si tratta quasi tutte di case abitate da famiglie non abbienti. Sempre a Casal di Principe, per 250 abitazioni c’è l’ordine esecutivo di demolizione. Per ogni abbattimento è il Comune a farsene carico, per cui accanto al dramma abitativo si pone anche un problema di risorse pubbliche”. – continua sotto –  

“Con la Cassa Depositi e Prestiti – ha aggiunto il dimissionario sindaco – abbiamo acceso mutui per 1,6 milioni di euro per undici abbattimenti; ogni demolizione costa tra 150mila e i 200mila euro. Se pensiamo che sono 250 le abitazioni a Casal di Principe per cui c’è un ordine esecutivo di abbattimento, arriveremmo alla cifra-monstre di 35 milioni di euro solo per il mio Comune. E pensare che la Cassa Depositi e Prestiti ha accantonati 50milioni per le demolizioni”.

Intanto, la Procura, in una nota a firma della procuratrice Maria Antonietta Troncone, ha chiarito che le due famiglie avevano già trovato altra sistemazione, che sussisteva una situazione di pericolo per le condizioni del fabbricato e che, pertanto, non vi erano i presupposti per l’ulteriore rinvio chiesto dal sindaco: LEGGI QUI

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