Gricignano, Comitato #NoBiodigestore chiama a raccolta cittadini: “No a polo dei rifiuti”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – No al Biodigestore ma anche no a insediamenti di nuove aziende o ampliamenti di quelle già esistenti dedite allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti. E’ quanto ribadisce il Comitato #NoBiodigestoreGricignano che per domenica prossima, 18 aprile, dalle ore 10.30, in piazza Municipio a Gricignano, chiama a raccolta i cittadini per chiedere, tutti insieme e a gran voce, all’amministrazione comunale e a tutto il Consiglio, sia alla maggioranza che all’opposizione, gli opportuni chiarimenti sull’iter intrapreso per scongiurare l’avvento dell’impianto di biogas della “Ambyenta Campania” e sui casi delle aziende “Ecoplus” e “Sae”, quest’ultima già operante nella zona industriale, che di recente hanno ottenuto autorizzazioni per avvio o ampliamento delle loro piattaforme e nuovi “codici” per trattare varie tipologie di rifiuti, comprese quelle per la produzione di “materia prima seconda” da destinare, non a caso, ad un biodigestore. – continua sotto – 

Rivendicando il suo ruolo apolitico, di opposizione e di fermo contrasto all’ipotesi di costruzione un biodigestore sul territorio, il comitato si dichiara “pronto a collaborare con tutti coloro che sposano la causa e in modo costruttivo e fattivo vogliono dare il proprio contributo”, e, allo stesso tempo, “pronto a contrastare chi invece vuole portare queste aziende sul nostro territorio”. “Tanto è stato fatto – commentano dal comitato – ma molto altro c’è da fare. Ora occorre che la nostra comunità faccia sentire la sua forza e il suo peso. Abbiamo già vinto contro la Ecotransider e possiamo vincere ancora! Siamo partiti dal biodigestore per ritrovarci difronte ad autorizzazioni e ampliamenti di altre aziende del comparto che, a nostro avviso, gettano le basi per la nascita di un ecosistema locale di gestione dei rifiuti che faciliterà il business a discapito della salute di noi tutti e della valorizzazione del nostro paese”. – continua sotto – 

Per il comitato rimangono senza risposte diverse domande. “Perché – si chiedono gli attivisti – il Comune di Gricignano non ha partecipato alle conferenze dei servizi, non ha espresso nessun parere nell’iter che ha portato all’autorizzazione di Ecoplus e perché l’opposizione è stata silente su questo punto? Si rammenta che questa azienda porterà a Gricignano la lavorazione di ben 111mila tonnellate annue di rifiuti. Perché non si è battuto ciglio quando la stessa Ecoplus ha ottenuto la modifica della sua autorizzazione introducendo anche la lavorazione di rifiuti alimentari che produrrà ‘materia’ candidabile ad alimentare il biodigestore? A che punto siamo con il ricorso legale nei confronti dell’ultima autorizzazione concessa ad Ecoplus? Ci sono gli estremi, la modifica è di fatto una variante sostanziale, tuttavia il tempo stringe visto che il decreto che la notificava è arrivato a gennaio ma è sfuggito come dichiarato del sindaco. Perché non si è stati incisivi nel contrastare l’iter che ha autorizzato Sae a quintuplicare il quantitativo di rifiuti gestibile e ad introdurre la lavorazione di scarti alimentari, creando quindi le condizioni per aumentare ulteriormente il sostentamento locale al biodigestore?”. – continua sotto – 

Questo ed altro chiederà domenica mattina il comitato che intende contrastare quello che definisce “il polo di rifiuti che tenta di insediarsi senza alcuna preoccupazione della salubrità ambientale e a danno della nostra salute”. “Pretendiamo – concludono – che chi ha scelto di amministrare il paese si approcci alle tematiche collettive, ambientali in primis, in modo attivo, costruttivo e risolutivo”.

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