Cesa – Case popolari, UpC: “Coniugare esigenze contabili con quelle sociali”

di Redazione

Cesa (Caserta) – 6 no, 4 astensioni e 4 sì. E’ il bilancio delle dichiarazioni di voto rese ieri mattina, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, dal gruppo di opposizione “Uniti per Cesa” che, in una nota diramata dalla consigliera Amelia Bortone (nella foto), argomenta le decisioni adottate sui singoli punti all’ordine del giorno. – continua sotto – 

Ecco la nota integrale: «6 No (approvazione verbali seduta precedente, ratifiche variazioni di bilancio, integrazione aliquote Imu ed acquisizione aree occupate in via Leonardo Da Vinci). 4 astensioni (piano dismissioni immobiliari, determinazione valore venale aree edificabili, regolamento disciplina canone unico patrimoniale e regolamento per l’assegnazione degli immobili abusivi). In particolare, per la questione dell’immobile in via Leopardi abbiamo chiesto di tenere prioritariamente in considerazione la questione sociale, particolarmente delicata in questo particolare momento storico. Queste, in sintesi, le nostre proposte: assegnazione delle unità abitative, canone e riscatto finale come “case popolari”, non avendo più gli occupanti la possibilità di acquistare o accedere a mutui. In caso di alienazione abbiamo detto a chiare lettere che la strada più vantaggiosa per coniugare le esigenze contabili con quelle sociali sarebbe quella indicata all’epoca dal sindaco Liguori, con la richiesta ai nuclei familiari occupanti del canone di locazione mensile e di quello relativo al periodo di occupazione pregressa in misura corrispondente alle relative condizioni reddituali annue. – continua sotto – 

4 Sì. Abbiamo votato favorevolmente al rinnovo della Commissione Pari Opportunità, alla modifica del relativo regolamento, alla nomina dei componenti della consulta comunale anziani e pensionati, proponendo di intitolarne la sede al compianto Pino Bove. Abbiamo votato a favore dell’intitolazione degli orti sociali ad Angelo Vassallo (proposta dalla maggioranza), con l’impegno della stessa ad intitolare la piazzetta ad Emanuela Loi, il nome da noi proposto. Infine, abbiamo posto la questione delle mancate o tardive risposte alle nostre interrogazioni, incalzando carte alla mano la maggioranza sulla questione dell’Ambito C6. Come gruppo consiliare abbiamo chiesto di mettere a verbale una nostra proposta finalizzata ad assicurare trasparenza e legalità: sul regolamento relativo al funzionamento del Coordinamento istituzionale dell’Ambito C6, deve essere acquisita la dichiarazione di incompatibilità e di conflitto d’interessi (articolo 60 del Tuel), prima di partecipare ai lavori del Coordinamento istituzionale. La stessa previsione di cui all’articolo 4 della Convenzione deve essere inserita nell’ambito del Regolamento in questione».

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