Trentola Ducenta, Tar boccia ricorso elettorale: Apicella confermato sindaco

di Jacopo Grassia

Trentola Ducenta (Caserta) – Il Tar Campania boccia il ricorso elettorale del gruppo di opposizione “Liberi e Forti” e conferma la nomina di Michele Apicella quale sindaco di Trentola Ducenta, come da risultato dalle urne lo scorso 21 settembre. Al primo turno delle operazioni elettorali Apicella otteneva la maggioranza assoluta dei voti, conseguendo il 50.01% dei suffragi, ossia una cifra elettorale pari a 5.245 voti. “Liberi e Forti” il 33,01%, pari a 3.462 voti; la lista di Antonio Cantile il 19,97%, pari a 1.780 voti. – continua sotto –

Ma dalla consultazione dei verbali delle sezioni 1, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 12, 13, 15 e 16 emergevano, secondo la prospettazione dei ricorrenti, numerose irregolarità. Ovvero: dati elettorali illeggibili in ragione della sovrapposizione di una diversa cifra su quella originariamente appuntata sui verbali; omessa indicazione dei voti nulli ai candidati Sindaco e alle liste; omessa indicazione dei voti validi conseguiti dalle liste; non corrispondenza tra le schede autenticate, quelle utilizzate per il voto e quelle non utilizzate; non corrispondenza tra le cifre elettorali conseguite dai singoli candidati Sindaco e la somma totale dei voti ottenuti da quest’ultimi; mancata indicazione del numero di schede autenticate; mancata indicazione del numero di schede autenticate e non utilizzate; discrasia tra i voti conseguiti dai candidati Sindaco e quelli ottenuti dalle Liste. Inoltre, dal verbale della sezione numero 15 sarebbero emerse evidenti incongruenze con riferimento alla cifra elettorale conseguita dai candidati a sindaco, la cui portata avrebbe potuto influire in modo determinante sul risultato elettorale. Tale ulteriore, irregolarità, infatti, avrebbe, potenzialmente, consentito ad Apicella di ottenere una cifra elettorale tale da consentirgli di raggiungere il dato percentuale utile alla elezione diretta al primo turno, a danno di “Liberi e Forti” che si sarebbe visto privato della possibilità di concorrere anche al secondo turno. In sostanza, veniva lamentato, che senza l’attribuzione di questi voti “contestati” ad Apicella, ci sarebbe stato il ballottaggio. – continua sotto –

Il Tar nella sentenza esamina la situazione delle singole sezioni i cui esiti sono contestati e, pur ravvedendo in alcuni casi irregolarità formali, non le ha considerate influenti sula legittimità dell’esito delle elezioni. Inoltre, da sottolineare questo passaggio che esclude la presenza di eventuali “schede ballerine: “Né può ritenersi che la sola circostanza che risulti una tale discrepanza possa giustificare, come vorrebbero i ricorrenti, in virtù del principio della c.d. scheda ballerina, la rinnovazione delle operazioni di voto. Infatti, a prescindere dalla questione, sollevata dai controinteressati e dal Comune, che in tal modo i ricorrenti avrebbero sostanzialmente proposto una nuova censura, da formalizzare con motivi aggiunti, va rilevato che non pare rinvenirsi nel caso di specie un’ipotesi di illegittimità radicale tale da imporre, a prescindere dalla prova di resistenza, la rinnovazione delle operazioni elettorali della sezione. Va infatti in primo luogo rilevato che il cd. sistema della ‘scheda ballerina’ è un sistema fraudolento consistente nel far uscire dal seggio una scheda vidimata non votata per essere utilizzata al posto della scheda consegnata all’elettore nel seggio. Tale evenienza non pare ravvisabile quando nessun ammanco di schede autenticate venga ad essere riscontrato, come nel caso di specie”. – continua sotto –

“Difatti, – si legge ancora nella sentenza – analizzando in dettaglio le irregolarità denunciate nella compilazione dei verbali sezionali, il Collegio osserva come esse siano imputabili a mere omissioni e/o errori materiali di trascrizione, tanto vero che sono state evidentemente reputate irrilevanti dallo stesso Ufficio Centrale Circoscrizionale ai fini della corretta attribuzione dei voti: si tratta, in definitiva, di semplici irregolarità formali, incapaci di per sé di dar conto dell’avvenuta compromissione della libertà di espressione di voto. In conclusione, il ricorso deve essere respinto”. – continua sotto –

Dopo la sentenza, Apicella ha commentato: “Non ho mai avuto dubbio sull’esito del ricorso. Avevo fiducia nella giustizia ed è stata confermata. C’era una scelta plebiscitaria del paese che deve essere rispettata. Spero che questa decisione metta un punto sulle polemiche e soprattutto sulle modalità di impostare l’opposizione. Il sindaco e la giunta stanno lavorando ponendo al centro i numerosi problemi ereditati ed è opportuno che le opposizioni diano un apporto costruttivo e non si limitino ad un atteggiamento demagogico e forzatamente polemico”.

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