Aversa, riqualificazione case popolari: si pensa a superbonus edilizia

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Prospettive più rosee per le centinaia di famiglie che vivono in quelle estreme e dimenticate periferie rappresentate dai quartieri delle case popolari, quelli che ad Aversa sono tristemente noti come le «Palazzine». E’ di questi giorni la notizia di un sopralluogo in quei rioni periferici spesso dimenticati non solo dall’amministrazione comunale, ma anche da chi dovrebbe gestirli (insieme agli spazi verdi e alle strade) per compito istituzionale, ossia l’Acer, l’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale, l’ente che ha preso il posto dell’Iacp. Una speranza che ora potrebbe concretizzarsi grazie anche agli incentivi statali che, ovviamente, potranno essere utilizzati anche dall’Acer per i propri immobili. – continua sotto – 

L’altro giorno in piazza Giovanni XXIII e dintorni si è vista una delegazione composta, tra gli altri, dal sindaco di Aversa Alfonso Golia e dal componente del consiglio di amministrazione Luigi Della Gatta, aversano, che è anche presidente dell’Ance di Confindustria di Caserta, oltre che di tecnici delle due parti. «Uno degli obiettivi dell’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Golia – è migliorare la qualità della vita nelle cosiddette periferie, troppe volte dimenticate. Da quando ci siamo insediati abbiamo avviato un confronto con l’Acer per far sì che si mettessero all’ordine del giorno interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di edilizia popolare residenziale presenti in città. Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi con i tecnici, incontrato i residenti e individuato una serie di emergenze su cui intervenire subito. C’è anche da dire che il superbonus edilizia rappresenta una grande opportunità di riqualificazione e quindi speriamo si sblocchi presto e non finisca nel tritacarne della crisi di governo in atto in questi giorni». – continua sotto – 

«Nella qualità di consigliere Acer – ha dichiarato, da parte sua, Della Gatta – ho programmato una serie di sopralluoghi nella provincia di Caserta per verificare le criticità del patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’Acer e cercare di ripristinare un utile collegamento tra le strutture operative dell’Agenzia da un lato e le istituzioni del territorio e l’utenza dell’edilizia residenziale dall’altro. Negli ultimi anni, infatti, la gestione del patrimonio immobiliare residenziale, per diverse cause tra le quali sicuramente la scarsità di risorse, la riorganizzazione dell’Acer stessa e la pandemia, ha scontato diverse criticità sia organizzative che manutentive». «Con la messa a regime dell’Agenzia e l’attivazione di importanti risorse sia regionali che nazionali, come ad esempio il superbonus, – ha concluso della Gatta – si può finalmente invertire la rotta e porre sempre più centralità nella gestione del housing sociale per il miglioramento della qualità della vita degli utenti. Posso sicuramente affermare che da questi sopralluoghi che sto svolgendo, oltre alle criticità sopramenzionate, emerge una grande umanità degli abitanti di questi edifici, forse un po’ troppo abbandonati dalle istituzioni». – continua sotto – 

Quasi a fare da eco alle parole dell’imprenditore aversano, Mimmo, uno degli abitanti delle centinaia e centinaia di alloggi popolari ubicati in diverse parti della città, da viale Europa a via Atellana all’agglomerato più grande a cavallo tra Aversa e Teverola, evidenzia: «Sono decenni che abitiamo in queste case e la manutenzione, di fatto, la facciamo noi, senza parlare degli spazi esterni. La manutenzione del verde è semplicemente un’utopia, mentre le condizioni delle strade mettono a repentaglio l’incolumità non solo delle auto, ma anche delle persone, soprattutto dopo le piogge».

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