Covid, spunta nuova variante inglese. Galli: “Ho reparto invaso, presto problemi seri”

di Redazione

“Variante covid nuova, possibile ondata nuova. Presto avremo problemi più seri in Italia”. Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, sintetizza così la situazione legata alla diffusione della variante inglese del coronavirus in Italia. “Le avvisaglie ci sono se guardiamo al di là del nostro naso, dobbiamo vedere cosa succede negli altri paesi. Non ci siamo inventati noi le varianti, ci sono e sono più contagiose. E’ un dato di fatto, non possiamo fare una trattativa sindacale o politica con il virus”, dice Galli a Mattino Cinque. – continua sotto – 

“E’ inutile fare il discorso del disastro che sta provocando questo virus, siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto. Ma io mi ritrovo il reparto invaso dalle nuove varianti, questo riguarda tutta Italia e mi induce a dire che presto avremo problemi più seri. Chi, compreso il sottoscritto, vi dice ‘bisogna chiudere di più’ può incorrere nel rischio di esagerare, ma il rischio di esagerare è inferiore alla probabilità di avere ragione. Il numero di casi superiore in Inghilterra, Francia e Spagna indica che le varianti si sono diffuse prima: dalla Gran Bretagna, la variante inglese ha varcato la Manica e sta scendendo”, prosegue. – continua sotto – 

Negli ultimi due giorni hanno fatto discutere le dichiarazioni di Walter Ricciardi. Il consigliere scientifico del ministro della Salute ha invocato il lockdown per abbassare la curva dei contagi: “Ricciardi – dice Galli – è uno di quelli che ha tenuto la barra dritta. Qualcuno dovrebbe vergognarsi di quello che ha combinato quest’estate. Non parlo solo di qualche collega ma anche di una parte dei media che ha fatto riferimento ad un virus morto e ad una malattia che non esisteva”. – continua sotto – 

Nuova variante inglese potrebbe sfuggire ai vaccini – Scoperta, intanto, una nuova variante inglese del coronavirus, che potrebbe sfuggire ai vaccini utilizzati contro il covid. Denominata B.1.525, è stata trovata in 33 persone anche se il dato potrebbe essere sottostimato. A riferire del nuovo mutante è il ‘Daily Mail’ online. Il quotidiano spiega di avere appreso che le autorità sanitarie ufficializzeranno oggi la scoperta. Oltre alla mutazione E484K presente anche sulle varianti brasiliana e sudafricana, B.1.525 porta un’altra mutazione – detta Q677H – sempre sulla proteina Spike che il coronavirus usa per attaccare le cellule bersaglio. Queste due mutazioni preoccupano molto gli esperti per gli effetti che potrebbero avere sull’efficacia dei vaccini. La nuova variante condivide inoltre alcune somiglianze con il mutante Kent, quello ormai prevalente in Uk, ritenuto fino al 70% più contagioso e probabilmente anche più mortale. La variante B.1.525 è stata rilevata per la prima volta in Gran Bretagna a metà dicembre, e si sarebbe già diffusa in 11 Paesi tra cui Stati Uniti, Canada e Danimarca. E’ stata collegata a un viaggio in Nigeria, dove 12 dei 51 campioni di virus analizzati (24%) presentavano il nuovo mutante.

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