Campania in giallo, arriva il Decreto Ristori 5: tutte le novità per le attività in crisi

di Redazione

La Campania è tornata ufficialmente zona gialla, ciò significa che fino a venerdì bar e ristoranti potranno svolgere il servizio al tavolo fino alle 18, poi solo asporto. Sebbene sia previsto il rientro a scuola, la paura è ancora molta e alcuni sindaci stanno prendendo iniziative restrittive, posticipando la ripresa delle attività scolastiche nel proprio comune. Come il sindaco del comune napoletano di Massa Lubrense, che ha dichiarato: «In considerazione del notevole aumento dei contagi degli ultimi giorni, in coscienza, sto adottando un’ordinanza di chiusura delle scuole con decorrenza immediata. Davanti ad un aumento esponenziale dei contagi è purtroppo l’unica scelta che come uomo e come sindaco posso adottare. Spero comprenderete le motivazioni che mi hanno portato a questa sofferta decisione». – continua sotto –

Intanto l’assenza di turisti nelle principali città della regione e nei centri storici è ormai un fatto. Come avevamo anticipato i saldi sono partiti ma molte ancora sono le attività attualmente chiuse. – continua sotto –

Il Governo con l’ultimo Dpcm in vigore dal 16 gennaio ha previsto una serie di ristori che andranno alle attività che maggiormente hanno risentito della crisi, questa volta con il superamento dei codici Ateco previsti dai precedenti decreti Ristori. Significa che contributi, benefici e bonus saranno destinati a prescindere che l’attività richiedente faccia parte dell’elenco dei codici Ateco formulato fino ad ora (ampliato a 160), sebbene ci siano sempre delle caratteristiche da rispettare. L’altra novità è la Iscro, l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per gli autonomi iscritti alla gestione separata in possesso della Partita Iva da almeno 4 anni. – continua sotto –

Tuttavia, se le attività continuano a restare chiuse, ed è di queste ore l’annuncio che lo stato di emergenza verrà probabilmente prorogato fino a luglio, i ristori andranno solo a “tamponare” ma non sufficientemente e non si sa fino a quanto tempo. Quindi, cinema, teatri, palestre al momento non vedono la luce in fondo al tunnel, e nemmeno le sale scommesse e bingo chiuse ormai da mesi, tant’è che proprio l’attività di queste ultime ha visto da parte degli utenti una migrazione in massa sull’on line. Sono infatti gli eSports, le slot e, in generale, i casino online con le proposte di live streaming, come quelle offerte da Betnero, a confermare e registrare un trend positivo già con un +10% nei primi 10 giorni di gennaio. Utenti che non si sa se a crisi finita torneranno alle sale fisiche. – continua sotto –

È chiaro che le abitudini stanno cambiando, resta ora da capire come il Governo risolverà la questione Recovery progettando e attuando interventi concreti e decisivi per risollevare l’economia durante e dopo la pandemia.

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