Gricignano, operatori ecologici protestano in piazza: “Vogliamo lavorare in sicurezza”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Hanno manifestato pacificamente per chiedere di poter lavorare in sicurezza e nel rispetto dei loro diritti. Sono gli operatori addetti al servizio di igiene urbana a Gricignano che, nella mattinata di venerdì 8 gennaio, hanno tenuto un sit-in in piazza Municipio, davanti alla casa comunale. – continua sotto – 

Uno sciopero organizzato dal sindacato Flaica Cub per denunciare quelle che i lavoratori in forza alla “Econova”, ditta subentrata lo scorso anno alla “Senesi”, ritengono “condizioni insopportabili di rischio per la salute dovute alle continue carenze nell’applicazione delle più elementari disposizioni di sicurezza dei lavoratori”. “E’ inutile e pretestuoso sentirsi dire dai responsabili aziendali che siamo un sindacato irresponsabile”, ha sottolineato Raffaele Docimo della segretaria regionale dell’organizzazione sindacale, facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate a Pupia, qualche settimana fa, dalla dirigenza della Econova che aveva accusato di irresponsabilità dipendenti e sindacato per voler creare disagi alla cittadinanza, soprattutto in un contesto storico particolare caratterizzato dall’emergenza Covid (leggi qui). – continua sotto – 

Accuse che sembra non siano piaciute nemmeno al sindaco Vincenzo Santagata, che nella stessa mattinata, insieme al vicesindaco e assessore all’Ambiente, Anna Michelina Caiazzo, ha ricevuto una delegazione dei lavoratori. Da quanto si apprende, infatti, per il sindaco l’azienda avrebbe dovuto dialogare con gli operatori ed evitare lo sciopero. Ad ogni modo, Santagata ha recepito le istanze dei lavoratori e si è impegnato a convocare l’azienda per cercare una mediazione. “La cittadinanza merita un servizio degno, cosi come i lavoratori meritano un lavoro altrettanto degno in sicurezza e nel rispetto delle regole e dei diritti”, hanno ribadito dal sindacato, confermando che “fino a quando la società Econova non si renderà conto che la salute dei lavoratori non è merce di scambio manterremo viva la protesta”.

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