Aversa, Oliva (Fdi) prima di ordinanza chiusura scuole: “Oltre al Covid c’era rischio influenza”

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – “Mentre il sindaco sfiduciato si cimenta quotidianamente in incontri o riunioni con i suoi superiori regionali, che da altre città vorrebbero decidere il futuro dei città aversani, al fine di preservare la propria poltrona, nascondendosi dietro la pandemia, domani i nostri figli saranno riammessi a scuola. Ma il sindaco ed il suo intangibile assessore alla Pubblica istruzione cosa hanno fatto da marzo ad oggi per garantire il rientro in classe? Nulla!”. Lo aveva affermato Alfonso Oliva, consigliere di opposizione, di Fratelli d’Italia, nella mattinata dell’8 dicembre quando il sindaco Alfonso Golia sembrava orientato a seguire la linea della Regione Campania e, quindi, a riattivare, a partire dal 9 dicembre, le attività didattiche in presenza per gli allievi dell’Infanzia e delle classi prime e seconde della primaria negli istituti scolastici cittadini. Poi, intorno alle 13, l’annuncio del primo cittadino: attività didattiche sospese fino al 23 dicembre, dunque rientro eventuale a dopo festività natalizie (leggi qui) – continua sotto – 

Per Oliva c’era un problema di sicurezza, e non solo: “Alla Linguiti ed alla Cimarosa – aveva dichiarato l’esponente di Fdi qualche ora prima dell’ordinanza del sindaco – i nostri figli saranno costretti a rientrare a scuola, nel periodo più freddo dell’anno, senza termosifoni! Pertanto per colpa delle omissioni di questa amministrazione, con le scuole chiuse da mesi, nulla è stato fatto per garantire il rientro ai bambini, anzi. Ora i genitori si trovano di fronte ad una scelta assurda: o mandare i propri figli a scuola mettendo in pericolo la loro salute in aule fredde, rischiando nel migliore dei casi una influenza in questo periodo pandemico oppure tenerli a casa senza però accedere alla didattica a distanza, accumulando assenze ed essendo costretti al rientro alla presentazione di una certificazione medica relativa ai giorni di assenza!”. – continua sotto – 

“E tutto questo – concludeva Oliva – mentre il sindaco ed i suoi sodali affiggono manifesti relativi al valzer di poltrone. Unico atto degno sarebbero le dimissioni”. Che Golia si sia lasciato influenzare, oltre che dai colleghi sindaci dell’agro aversano, che hanno optato tutti per la chiusura delle scuole, anche dalle critiche dell’opposizione?

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