Covid, appello dei sindaci aversani all’Asl: “Concedere estremo saluto di un familiare ai defunti”

di Redazione

Concedere un ultimo saluto ad un defunto per Covid-19, da parte di almeno un familiare dotato di apposite protezioni, anche per scongiurare il rischio di “scambi di salma” come, purtroppo, si è verificato in alcuni ospedali italiani. In una nota congiunta inviata al direttore dell’Asl Caserta, Ferdinando Russo, e al governatore campano Vincenzo De Luca, i sindaci dei comuni dell’Agro Aversano accendono i riflettori su un problema molto delicato che investe la sfera affettiva delle persone ancor prima che quella sanitaria. Un problema di cui si è venuti a conoscenza in queste settimane a causa delle tante vittime del Covid-19 che stanno funestando le comunità dell’agro e di tutta la provincia di Caserta. – continua sotto – 

“Molti cittadini, che hanno dovuto piangere il decesso di un familiare, si rammaricano di non aver potuto vedere per l’ultima volta il loro defunto prima della deposizione nella bara, lamentano di un ‘diritto al riconoscimento’ negato presso gli Ospedali Covid della provincia di Caserta”, – scrivono i sindaci di Aversa, Carinaro, Casaluce, Casal di Principe, Casapesenna, Cesa, Lusciano, Gricignano, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Teverola, Trentola Ducenta, Succivo, Villa di Briano, Villa Literno. “Queste famiglie, – continuano – a causa di restrizioni imposte da precise disposizioni, oltre a non poter visitare il proprio familiare durante il ricovero in ospedale, nei casi di decesso per Covid-19 non hanno avuto nemmeno il permesso di poter vedere per l’ultima volta il volto del loro familiare prima della chiusura della bara. L’estremo saluto è stato negato e si sono ritrovati il corpo del familiare sigillato, in bara senza aver avuto la possibilità di un ultimo pietoso sguardo al proprio caro. Questo rende ancora più dolorosa la dipartita di un familiare”. – continua sotto – 

Per i sindaci è necessario intervenire quanto prima, presso gli organismi deputati, in nome e per conto di coloro che hanno subito questo dolore ed in previsione di altri cittadini che potranno subire lo strazio di non poter rivolgere l’estremo saluto al proprio familiare. “È doveroso coniugare – sostengono i sindaci – le esigenze di sicurezza sanitaria con il rispetto della dignità del dolore e della pietà umana nel momento della morte. Rivolgiamo, pertanto, un accorato appello, affinché il direttore dell’Asl Caserta possa farsi carico di questa profonda e sensibilissima richiesta, dando disposizioni agli ospedali per consentire ad almeno un familiare di poter assistere, munito di tutte le disposizioni di sicurezza anti-Covid, alla deposizione in bara del corpo del familiare. Oppure, di farne richiesta presso le sedi deputate a decidere per questo gesto di umanità e pietà, rendendo quindi accessibile ad un familiare la possibilità di vedere un’ultima volta il proprio caro defunto. Pur nella tristezza e nel dolore, si tratta una piccola consolazione che aiuta in qualche modo a elaborare il lutto”. – continua sotto – 

I sindaci, inoltre, fanno presente che “in diversi ospedali d’Italia si è assistito a scambi di salma, da parte di operatori delle onoranze funebri, a causa dell’assenza di un familiare durante la pietosa composizione della salma nella bara. La presenza di un familiare, quindi, consentirebbe anche il riconoscimento del defunto a persone care, evitando di aggiungere dolore ad altro dolore e renderebbe meno crudele la morte di una persona malata e sofferente che già era stata sottratta per lungo tempo agli affetti familiari, dando maggior dignità alla morte”.

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