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Castel Volturno, un arresto per estorsione al lido “La Fiorente”. 12 anni fa l’omicidio Granata

Castel Volturno (Caserta) – I carabinieri della stazione Castel Volturno – Pinetamare, nell’ambito di un’intensa e celere attività di indagine diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di D.D., ritenuto responsabile di estorsione ai danni del titolare dello stabilimento balneare “La Fiorente” in località Marina di Varcaturo. – continua sotto –
La denuncia resa dalla vittima, che ha trovato pieno riscontro nelle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, ha consentito di delineare a carico di D.D. gravi indizi di colpevolezza, avendo quest’ultimo avvicinato il gestore dello stabilimento al chiaro scopo di indurlo, con minacce implicite, a consegnargli somme di denaro per “mantenere le famiglie dei carcerati”, non riuscendo nel suo intento soltanto grazie alla ferma opposizione manifestata dal denunciante. Già nel luglio 2008, nello stesso stabilimento balneare, era stato commesso l’omicidio del 70enne Raffaele Granata, padre dell’attuale gestore e dell’allora sindaco di Calvizzano. Omicidio consumato dopo il rifiuto di versare una tangente alla camorra. – continua sotto –
Quell’omicidio si rivelò – come poi cristallizzato dalla sentenza di condanna degli esecutori materiali e dei mandanti – espressione del programma criminale ideato ed attuato dall’ala “stragista” del gruppo Bidognetti, all’epoca capeggiato da Giuseppe Setola, responsabile di numerosi omicidi e due stragi. Per l’omicidio Granata furono condannati proprio Setola, all’ergastolo, così come i sodali Alessandro Cirillo e Giovanni Letizia. A 28 anni, invece, fu condannato Ferdinando Russo; a 27 Carlo Di Raffaele; a 18 l’italo-americano John Loran Perham, accusato di omicidio aggravato in concorso, a 12 il collaboratore di giustizia Oreste Spagnuolo, le cui dichiarazioni furono determinanti per smantellare il gruppo Setola.
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