Napoli, blitz contro il clan Cifrone: 21 arresti

di Redazione

Operazione anticamorra dei carabinieri di Napoli che, all’alba di stamani, hanno eseguito misure cautelari nei confronti del clan “Cifrone”, attivo nei quartieri a nord del capoluogo campano. 23 le persone (21 arrestate, altre 2 ricercate) accusate di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia, detenzione e porto di armi e munizioni, tutti reati aggravati dal fine di avvantaggiare il sodalizio camorristico.

In carcere: Claudio Colmayer, 22 anni; Gaetano Cifrone, 34; Luigi Cifrone, 33; Salvatore Cifrone, 59; Stefano Di Fraia, 36; Luigi Di pinto, 40; Umberto Fiorillo, 38; Gaetano Gervasio, 45; Marco Guerra, 52; Francesco Iacopo, 47; Giuseppe Marciello, 32; Ciro Milano, 57; Salvatore Scarpellini, 25; Pasquale Scotto, 55; Raffaele Scotto, 28; Luigi Staiti, 27; Gaetano Tipaldi, 74; Salvatore Varriale, 29. Ai domiciliari: Assunta Covelli, 27 anni; Pasquale Pelliccia, 42. Divieto di dimora per: Mario Barbaro, 52 anni; Martino Guiano, 28; Giuseppe Taverriti, 25.

Le indagini sono state avviate anche grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che hanno permesso di individuare vertici e sodali del clan Cifrone, eredi del clan camorristico “Lo Russo”, egemone nel territorio dei quartieri di Miano, Marianella, Chiaiano, Piscinola, Don Guanella, Colli Aminei, Sanità. Definita la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli degli indagati nell’ambito di una associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, gestita da affiliati al clan, che commercializzavano il narcotico su singole piazze di spaccio o in compravendite all’ingrosso.

Appurata, in capo ad alcuni indagati, la detenzione o il porto in luogo pubblico di tre pistole e trefucili, utilizzati per minacciare alcuni commercianti. E’ stato, inoltre, ricostruito il sistema mediante il quale il gruppo criminale ha sottoposto 11 esercenti ad estorsioni mediante intimidazioni mafiose, imponendo la fornitura di generi alimentari, costringendoli con violenza ad astenersi dal vendere nella zona sotto controllo del clan e a consegnare mensilmente somme di denaro. IN ALTO IL VIDEO

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