Aversa, detenuto aggredisce poliziotti penitenziari. Sappe: “Inarrestabile violenza tra le sbarre”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Violenta aggressione di un detenuto del carcere di Aversa ai danni di due poliziotti penitenziari. E’ accaduto nelle ultime ore e la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. Ricostruisce l’accaduto Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe: “Ancora violenza contro la Polizia Penitenziaria in Campania, è la volta della Casa di Reclusione di Aversa. Un detenuto di origini casertane, con posizione giuridica di definitivo per reati comuni, al rientro dal colloquio con la moglie, ha aggredito con inaudita violenza e senza esclusione di colpi il collega in servizio nella sezione dello stesso.

Il poliziotto aggredito, per la gravità delle lesioni subite a seguito della vile aggressione subìta, é stato condotto con urgenza all’Ospedale Civile a mezzo 118, ove è tutt’ora ricoverato. Ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso anche altro collega che è intervenuto a sedare la colluttazione posta in essere dal ristretto. Il detenuto non è nuovo ad atti di violenza contro il Personale della Polizia Penitenziaria in altri istituti della regione. Occorre intervenire come già denunciato dal SAPPe Campania con estremo rigore e con allontanamento dei soggetti violenti, con assegnazioni fuori regione come la stessa Amministrazione aveva annunciato di fare. Proprio per ridurre le aggressioni contro il personale e contro gli stessi detenuti, ma alle intenzioni non sono seguiti i fatti e gli istituti penitenziari della Campania sono divenuti scenari di Eventi Critici Violenti di diversa natura, come rilevato da un gruppo di lavoro istituito dal Dirigente Generale responsabile dell’Amministrazione Penitenziaria in Regione, Antonio Fullone. Il SAPPe Campania esprime la propria solidarietà ai due colleghi feriti augurando un presto ritorno in servizio”. Donato Capece, segretario generale del Sappe, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Aversa, che ancora una volta ha risolto in maniera professionale ed impeccabile un grave evento critico” e giudica la condotta del detenuto che ha provocato l’aggressione “irresponsabile e gravissima”.

“Anche il grave episodio accaduto” conclude il leader del Sappe “conferma la costante tensione detentiva che continua a caratterizzare le nostre carceri. Ai disagi ed allo stress operativo per il Personale di Polizia Penitenziaria come conseguenza di costanti e continui eventi critici, le carceri sembrano essere moderni lazzaretti, nei quali almeno una patologia sanitaria è presente nel 60-80% dei detenuti. Ciò vuol dire che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti: a seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%). Spesso, è solo la Polizia Penitenziaria, con le sue donne ed i suoi uomini in prima linea 24 ore al giorno, a confrontarsi con questi disagi e con le conseguenze che questi producono. Come dimostra quel che è avvenuto ad Aversa”.

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