Frignano, Santarpia: “Consiglio nullo e illegittimo”

di Nicola Rosselli

Frignano (Caserta) – Lascia tra le polemiche l’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele Piatto a Frignano. L’occasione una seduta di consiglio comunale, il giovedì, presente la sola opposizione e, quindi, andata deserta. Successivamente, una convocazione d’urgenza, con poco più di 24 ore di preavviso, ma non notificata ad almeno tre consiglieri, per la domenica presente una parte della maggioranza. A tenere banco due argomenti: un disavanzo di 5 milioni di euro risultante dal consuntivo dell’amministrazione Piatto e la circostanza che quest’ultimo si sia dimesso (per candidarsi alle regionali) solo quando non era più possibile far votare a settembre anche per il suo successore ed evitare al paese un lungo commissariamento.

«E’ un consiglio nullo e illegittimo, non è stata notificata la convocazione – ha dichiarato il leader dell’opposizione Lucio Santarpia – a tre consiglieri comunali: oltre a me, a Katia Magliulo e a Luigi Sabatino. Non hanno neppure affisso i manifesti di avviso della convocazione, forse per paura del confronto». «Appena giovedì 30 luglio non hanno avuto il coraggio – ha continuato Santarpia – di confrontarsi in aula, facendo andare deserta la seduta nonostante avessero la maggioranza. Il tutto senza giustificazione alcuna. Hanno architettato, come ladri, un consiglio comunale per non farci partecipare ed esprimere le nostre osservazioni. Noi volevamo che si approvasse il rendiconto così sarebbe stata chiara la responsabilità di chi ha indebitato le casse del comune, come andiamo denunziando da anni». «Il giorno dopo il mancato consiglio – ha concluso il rappresentante di Frignano nel Cuore – abbiamo inviato le nostre osservazioni per via pec al sindaco e al segretario comunale ed abbiamo informato anche la prefettura dell’arroganza utilizzata. Un sindaco, per giunta avvocato, non poteva permettere di far tenere un consiglio comunale sapendo, insieme al segretario, che almeno tre notifiche non erano state effettuate. Noi potremmo anche fare ricorso al Tar, ma stiamo valutando se è opportuno politicamente, nella certezza che giuridicamente è un consiglio nullo».

Un altro attacco a Piatto viene dal suo ex vice Giuseppe Seguino che, dopo aver sottolineato il suo senso di appartenenza alla maggioranza sino a sacrificarsi più volte, ha affermato: «Ho capito e semplicemente in un momento di difficoltà dell’intero Paese ho fatto un passo indietro lasciando a te e al resto della maggioranza la possibilità di lavorare per il bene di tanti cittadini che ne avevano bisogno. Avete gestito l’emergenza da soli senza coinvolgere nessuno che non fosse della vostra cerchia ristretta come se stesse gestendo non la cosa pubblica ma l’azienda di famiglia. Hai preferito mesi di commissariamento non rispettando i cittadini di Frignano. A maggio insultavi De Luca, ora lo osanni». Insomma, il problema è quello dei sindaci candidati. In provincia di Caserta, sotto le insegne di Campania Libera scenderanno oltre a Piatto, il sindaco di Ruviano Roberto Cusano, e quello di Arienzo Davide Guida. Il primo cittadino di Casapesenna, Marcello De Rosa, che doveva candidarsi con Noi Campani, ha deciso di desistere l’altro giorno.

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