Frignano, opposizione: “Piatto ha preferito mesi di commissariamento rispetto ad elezioni”

di Nicola Rosselli

Frignano (Caserta) – Frignano è, oramai, un comune “depiattizzato”. Ad affermarlo quelli che sono stati i consiglieri di opposizione in un manifesto nel quale sottolineano come l’ex sindaco Gabriele Piatto, dimessosi per candidarsi come consigliere regionale, “ha impedito ai frignanesi di andare a votare per il rinnovo del consiglio comunale a settembre insieme alle elezioni regionali. Il sindaco ha preferito mesi di commissariamento che si sarebbero potuti evitare, se si fosse dimesso qualche settimana prima. E’ risaputo che i commissariamenti non giovano al paese”.

“Le dimissioni del sindaco sono diventate irrevocabili per cui Piatto – ricordano Lucio Santarpia e compagni – non ricopre più tale carica. E’ andato via alla chetichella. Piatto non è riuscito mai a creare un rapporto di comunicazione e di confronto con la minoranza, neanche una convocazione di una riunione di capigruppo. La sua amministrazione si è distinta per inefficienza, incoerenza, inaffidabilità, incoscienza, arroganza, faziosità e per una gestione clientelare sempre prona ai parassiti sociali e della politica”. Gli esponenti di quella che è stata l’opposizione ricordano, poi, gli ultimi atti dell’amministrazione uscente: “Consiglio comunale, indetto di domenica, il 3 agosto 2020, nullo e illegittimo per la mancata notifica a tre consiglieri comunali di minoranza; una vera farsa. In tale seduta la maggioranza risicata, formatasi a mala pena in numero legale solo grazie al recupero molto travagliato della presenza di un consigliere di maggioranza, ha potuto approvare il rendiconto di gestione dell’anno 2019. A tal proposito, è bene ricordare a tutti i cittadini, che due giorni prima il 30 luglio, c’era stato un altro consiglio comunale con lo stesso ordine del giorno (Approvazione del rendiconto di gestione 2019). In tale circostanza, i consiglieri di maggioranza nonostante fossero tutti presenti tranne uno, non ebbero il coraggio di presentarsi nell’aula consiliare per paura del confronto, rimediando una figuraccia mai registrata nella storia amministrativa del nostro Comune”.

Ma cosa lascia la passata amministrazione? “Il rendiconto 2019 che hanno approvato evidenzia, come da relazione da noi protocollata, indirizzata al sindaco e al segretario, un disavanzo di cinque milioni e mezzo di euro e in più ci sono i debiti potenziali per le cause di contenziosi, per i quali il Comune potrebbe soccombere per altri undici milioni di euro, come certificato dal responsabile del servizio economico-finanziario dell’Ente Comunale. Tale situazione testimonia l’inequivocabile gestione fallimentare del Comune, che viene lasciato pieno di debiti per le future generazioni. Questa amministrazione ha fatto poco e male in un periodo di tempo di circa 10 anni (tanti!). Per ogni opera che il sindaco afferma di aver realizzato, ci vorrebbe un confronto pubblico con 8documenti alla mano per smentirlo. Si è rivelato un bugiardo capace di mentire anche a se stesso, amante solo di slogan, passerelle e foto ricordo. Noi continueremo la nostra azione politica nell’interesse della cittadinanza e successivamente renderemo noto tutto l’operato svolto da questa amministrazione. Nonostante tutto, al sindaco auguriamo buona fortuna per la sua candidatura alla Regione”.

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