Viviana Parisi trovava morta, dubbi su luogo ricerche del piccolo Gioele

di Redazione

Viviana Parisi, la deejay di 43 anni sparita lunedì al bordo dell’autostrada a Caronia, nel Messinese, è stata ritrovata senza vita l’altro ieri. Il corpo, ormai irriconoscibile, affondato tra fango e sterpaglie, a corta distanza da un ricovero di animali e da una casa. Il volto sfigurato, sembra non da qualche animale, dei cinghiali come ipotizzato in un primo momento, ma dalle intemperie. Si attendono i risultati dell’autopsia sulla salma.

Dubbi sulla sorte toccata al piccolo Gioele che probabilmente era con la madre. E’ morto oppure disperso? E’ scappato o è stato ucciso insieme alla madre da qualcuna? O è stato ucciso dalla madre in preda ad un raptus e poi occultato? Intanto, mentre anche il padre di Gioele, Daniele Mondello, partecipa alle ricerche con le squadre di soccorso, prende corpo l’ipotesi che si sta cercando nel luogo sbagliato. Viviana potrebbe aver lasciato il bambino da qualche parte nel tragitto fra la sua casa di Venetico, distante circa 100 chilometri dal posto in cui è stata trovata morta, e la galleria dove ha avuto un incidente, a un chilometro e mezzo dal punto del ritrovamento.

La donna è uscita in auto dalla A20 da Sant’Agata di Militello e poi è rientrata in autostrada. Vi sono 22 minuti di “buco” in cui la donna avrebbe potuto consegnare il piccolo a qualcuno. Al momento, le uniche certezze sono che la 43enne ha compiuto un percorso fatto a piedi, dopo aver urtato un furgone con la sua auto nella galleria lungo la A20 Messina-Palermo. La dj ha lasciato la sua auto nella piazzola dell’autostrada qualche centinaio di metri più avanti, per arrivare fino al punto in cui è stata trovata senza vita a circa un chilometro e mezzo di distanza.

Sono tre, per ora, le ipotesi investigative dei magistrati che indagano su quanto avvenuto lunedì pomeriggio. La prima è che Viviana Parisi, che si era allontanata da casa dicendo al marito che andava a Milazzo per comprare delle scarpe al figlio, “abbia prima ucciso il figlio e poi si sia suicidata, dopo avere nascosto il cadavere del piccolo”. Un’altra ipotesi è che la “avesse un appuntamento con qualcuno che poi l’ha uccisa insieme con il figlio Gioele”. Terza ipotesi è che abbia prima consegnato il figlio a qualcuno e poi si sia tolta la vita. Ma a chi potrebbe aver consegnato il bambino? Secondo i magistrati, la donna “era diretta alla Piramide di Motta d’Affermo” ma potrebbe essere uscita per errore a Sant’Agata di Militello. Quindi, rientrata in autostrada, avrebbe avuto un lieve incidente. Subito dopo sarebbe scesa a Caronia, dopo la galleria, e lì “potrebbe essersi uccisa dopo avere tolto la vita al piccolo”. IN ALTO UN VIDEO DELLE RICERCHE

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