Spaccio di droga nel Casertano, 20 arresti

di Redazione

Nella mattinata del 28 luglio, tra le province di Caserta e Napoli, i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di 20 persone, ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

I provvedimenti restrittivi (17 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) costituiscono il risultato di un’attività investigativa, condotta attraverso un’ampia piattaforma tecnica e mirati servizi di osservazione a riscontro, coordinata dalla Procura antimafia di Napoli, avviata nel luglio 2017 e conclusasi nel giugno 2018, che ha consentito di individuare due sodalizi criminali, operanti nei comuni casertani di San Nicola La Strada e San Marco Evangelista, dediti allo spaccio di hashish, cocaina e marijuana. In carcere sono finiti: Domenico Amoroso, 52 anni; Giovanni Capuano, 35; Paolo Crisci, 32; Jamal Draif, 42; Alessio Geniale, 42, già detenuto; Vincenzo Guida, 47; Marco Luise, 45; Salvatore Marino, 44, già detenuto; Vincenzo Masella, 37; Francesco Massaro, 48; Giuseppe Orefice, 43, già sottoposto ai domiciliari; Francesco Papaianni, 31; già ai domiciliari; Joseph Parisi, 30; Vincenzo Principio, 21; Antonio Scotto, 22; Raffaele Solla, 43; Salvatore Terlizzi, 44. Ai domiciliari: Immacolata Gargiulo, 40; Daniela Rendano, 36; Shauno Solimando; 26.

Dalle indagini è emerso che: Giuseppe Orefice, con il benestare del clan Belforte, era il promotore dell’associazione che operava su San Nicola La Strada provvedendo sia alla direzione sia all’organizzazione relativa all’approvvigionamento dello stupefacente. Al contempo si occupava di rifornire, a sua volta, Giovanni Capuano che gestiva la “piazza di spaccio” di san marco evangelista. Inoltre, sempre secondo le risultanze investigative: Marco LuiseRaffaele Solla erano gli organizzatori che si occupavano rispettivamente della raccolta del denaro e del coordinamento dell’attività di spaccio. In particolare, Luise era colui che, con la collaborazione della moglie Immacolata Gargiulo, recuperava le somme per l’acquisto di stupefacente nel napoletano con l’intermediazione del cognato di quest’ultima, Salvatore Marino. Solla, invece, provvedeva al coordinamento dell’attività di spaccio distribuendo lo stupefacente ai vari pusher; Salvatore Marino era l’intermediario con il principale fornitore di stupefacente Antonio Scotto, quest’ultimo soggetto contiguo al clan Licciardi di Secondigliano; Vincenzo Masella, Daniela Rendano, Francesco Papaianni, Shauni Solimando, Joseph Parisi, erano gli spacciatori che operavano su San Nicola La Strada sotto la guida di Orefice.

Dopo l’arresto di Orefice, avvenuto nel gennaio 2018, i pusher, non avendo un contatto diretto con Scotto, avevano iniziato ad acquistare lo stupefacente da Salvatore Terlizzi che operava sull’area di Napoli. Il finanziatore degli acquisti di stupefacente era Francesco Massaro, titolare di un chiosco su San Nicola La Strada; ad occuparsi dello spaccio di stupefacenti al dettaglio su San Marco Evangelista, sotto la direzione di Giovanni Capuano, provvedevano “i ragazzi di Piazza Cantone”, ovvero Jamal Draif, Alessio Geniale, Vincenzo Guida, Domenico Amoroso e Vincenzo Principio; Paolo  Crisci svolgeva la sua attività di spaccio su Caserta, approvvigionandosi da Orefice. Nel corso dell’attività investigativa, quale riscontro alle risultanze tecniche, sono state tratte in arresto 18 persone nella flagranza di reato, sequestrando nel complesso: 20 chili di hashish; 100 grammi di cocaina; 60mila euro in contanti; armi (4 pistole – 215 cartucce di vario calibro) e un giubbotto antiproiettile.

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