Asl Caserta, inchiesta su false ricette: revoca interdizione per il medico Domenico Barbato di San Nicola la Strada

di Redazione

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha revocato la misura di interdizione dalla professione per il medico Domenico Barbato, 66 anni, di San Nicola la Strada (Caserta), coinvolto, lo scorso 4 marzo, in un’operazione condotta dai carabinieri del Nas di Caserta contro un’associazione a delinquere dedita alla commissione di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la spedizione di false ricette mediche per costosi esami di laboratorio, commesse anche grazie alla connivenza corruttiva di alcuni dipendenti dell’Asl Caserta.

Tra i 17 indagati raggiunti da misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, Barbato era stato sottoposto a obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e alla sospensione della professione medica. Difeso dall’avvocato Vitaliano D’Abronzo del Foro di Napoli, già lo scorso 20 marzo Barbato aveva ottenuto la revoca dell’obbligo di presentazione, mentre lo scorso 18 giugno, previo annullamento dell’ordinanza emessa dal tribunale sammaritano, si è visto revocare anche la misura interdittiva. Ad oggi, pertanto, Barbato non risulta gravato da alcun provvedimento cautelare.

L’inchiesta traeva origine da una segnalazione inviata ai militari del Nucleo antisofisticazione di Caserta da parte del direttore generale dell’Asl di Caserta nella quale veniva evidenziato che un medico di base di Castel Volturno aveva generato una spesa farmaceutica a paziente pari ad 808,33 euro rispetto alla media aziendale di 167 euro. Emergeva un’illecita commercializzazione verso paesi extraeuropei delle confezioni di farmaci private delle fustelle. Queste ultime, infatti, venivano illecitamente applicate alle false ricette e dunque il costo dei rispettivi farmaci veniva successivamente addebitato in maniera fraudolenta al Servizio Sanitario Nazionale.

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