Coronavirus, in Campania reparti modulari tra Napoli, Caserta e Salerno

di Redazione

Non è paragonabile all’ospedale che a Wuhan, in Cina, è stato messo in piedi in dieci giorni per accogliere ben 1400 medici militari ma è comunque una grande sfida contro il tempo. Quella di costruire in pochi giorni un reparto di terapia intensiva da 72 posti letto con moduli prefabbricati nel parcheggio dell’Ospedale del Mare, nella zona Ponticelli di Napoli. L’importo è di oltre 10 milioni di euro. Dopo un avviso pubblico con scadenza immediata, la Med engineering di Padova si è aggiudicata i lavori.

Il cantiere durerà 18 giorni (si è partiti il 20 marzo e si attende la fine l’8 aprile) per i primi moduli da 24. Poi si aggiungeranno altri 48 posti nei 15 giorni successivi per un totale di 72 posti letto. Un altro reparto modulare da 24 posti sarà realizzato a Caserta, in un parcheggio attiguo all’ospedale prontamente requisito. E a Salerno con le stesse modalità in un’area attigua all’ospedale Ruggi. Si tratta di una struttura in profili metallici prefabbricati di 35 per 14 metri di dimensione, su una superfice di circa 800 metri quadrati.

Ma il rischio è avere adesso contenitori pronti ma senza contenuti. Non è il caso del plesso modulare dell’ospedale del Mare, per il quale la Regione ha anticipato gli sforzi per reperire l’occorrente sui mercati, ma degli altri centri Covid, privi di macchinari e di dispositivi di sicurezza. “Spero — aggiunge — commenta il direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva— che non sia vero quanto circola: che vi siano attrezzature destinate alla Campania e dirottate altrove. Siamo nei giorni cruciali, come ripete il presidente De Luca, continuiamo a garantire gli interventi chirurgici di urgenza. Ma se il Governo non si dà la sveglia sarà difficile per tutti reggere all’impatto”.

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