Tangenti e concorsi truccati nel Napoletano: arrestato sindaco di Sant’Anastasia

di Redazione

All’alba di oggi i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione a sei misure cautelari su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola: coinvolti il sindaco di Sant’Anastasia Raffaele Abete, il segretario generale dello stesso Comune, un consigliere comunale, un imprenditore, la vincitrice di un concorso pubblico per titoli ed esami e il marito, tutti accusati di associazione per delinquere dedita alla commissione di più delitti di corruzione e finalizzata a favorire illecitamente il superamento di concorsi pubblici.

Da questa mattina, negli uffici del comune, sono in corso perquisizioni da parte dei finanzieri. Nel dicembre del 2013 venne arrestato lo zio di Abete, Carmine Esposito, allora sindaco dello stesso comune, Nei suoi confronti venne ipotizzato il reato di corruzione. All’epoca dei fatti il nipote ricopriva la carica di presidente del Consiglio comunale.

Avvalendosi delle competenze tecniche dell’imprenditore, legale rappresentante una cooperativa, sindaco segretario e consigliere comunale avrebbero alterato per via informatica i risultati delle prove dei concorsi pubblici in cambio di mazzette che variavano tra 30mila e 50mila euro. Secondo gli inquirenti, in sostanza, venivano alterati i punteggi ai titoli esibiti e anticipato il materiale relativo alle prove. Il candidato, prima di ciascuna prova, versava ai funzionari pubblici una tranche della mazzetta che variava tra 30mila e 50mila euro a seconda del tipo di ruolo (amministrativo o direttivo) e della durata (a tempo indeterminato o determinato). I versamenti avvenivano prima della prova preselettiva, prima della prova scritta e, infine, prima della prova orale. IN ALTO IL VIDEO

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