Aversa, carenza aule al Secondo Circolo: tutto cambia ma niente cambia

di Antonio Arduino

Aversa – Da giovedì si conclude l’iter di pseudo rotazione o doppi turni, se più vi piace, cui sono stati costretti in questi primi giorni del nuovo anno scolastico gli allievi del Secondo Circolo Didattico. Ciò si è reso possibile grazie all’utilizzazione di tre delle aule dell’istituto comprensivo “Parente” che verranno occupate da allievi della “Linguiti” frequentanti la quarta e quinta classe elementare. Di conseguenza, genitori ed allievi dovranno sopportare i disagi che già hanno sopportato nello scorso anno scolastico e per i quali hanno contestato più e più volte l’amministrazione dell’epoca quelli, dimostrando quanto sia vero il detto “tutto cambia ma niente cambia”. Anzi, le cose vanno peggio, perché a fronte delle cinque aule disponibili lo scorso anno scolastico nell’istituto comprensivo “Parente” per gli studenti della Linguiti oggi le aule sono solo tre.

Una conclusione strana degli incontri avuti tra i dirigenti scolastici e l’assessore alla pubblica istruzione che in una nota del 5 settembre 2019 scriveva: “Facendo seguito a quanto discusso nei vari incontri che si sono tenuti tra le parti, con la presente nota, questo Assessorato riassume quanto segue: la scuola Istituto Comprensivo Parente concede con disponibilità immediata quattro aule per la didattica frontale/laboratoriale e un ambiente per la sala docenti/ricevimenti. l’Assessorato ha ricevuto assicurazioni che saranno adottati tutti i criteri necessari per ottenere l’esclusione della promiscuità degli alunni sia in ingresso che in uscita, oltre che per quella interna”.

A conti fatti, le aule per la didattica frontale/laboratoriale e l’ambiente per la sala docenti/ ricevimenti, che dovevano essere immediatamente disponibili, dopo pochi giorni da quella nota sono scomparsi creando ulteriori problemi al funzionamento del Secondo Circolo Didattico e ovviamente ai genitori degli alunni. Con questa premessa sembra obbligatorio chiedere perché non c’è la disponibilità di aule per gli allievi della Linguiti all’interno dell’Istituto Comprensivo Parente che, stando ai dati rilevabili dal Miur, ha un numero di iscritti così ridotto da ospitare gli allievi in sole 11 classi, cosicché molte delle aule rimanenti devono restare chiuse.

Un’altra considerazione da fare è relativa all’ inagibilità del plesso Sant’Agostino della Linguiti, dichiarata l’8 gennaio 2018 dai Vigili del fuoco dopo un’ispezione richiesta a seguito della caduta di calcinacci da una finestra posta al primo piano. Nonostante l’ente proprietario dell’immobile avesse disposto l’esecuzione dei lavori per la sistemazione degli inconvenienti segnalati dai Vigili del fuoco, tant’è che i locali del plesso “Sant’Agostino” furono ed attualmente, sono regolarmente occupati, l’amministrazione dell’epoca decise di rescindere il contratto per economizzare la spesa dei fitto senza però avere un’alternativa cosicché  da quel momento si sono verificati una serie di problemi per gli studenti, i genitori e personale scolastico in  attesa che fosse trovata una collocazione alternativa. L’unica soluzione possibile fu l’utilizzo di cinque aule dell’Istituto Comprensivo parente.

Ad oggi anche l’amministrazione attuale, guidata da Alfonso Golia, che non poteva non conoscere il problema essendo all’opposizione nella precedente amministrazione, non ha trovato di meglio che autorizzare l’uso di quattro aule più un locale per sala docenti/ricevimenti dell’istituto comprensivo “Parente”, salvo, poi, ridurle a tre. Considerando che la scuola è stata indicata come una priorità sia dalla vecchia che dalla nuova amministrazione, viene spontaneo chiedere come intenda affrontarla e risolverla la giunta che si è definita “del cambiamento”.

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