Furti d’auto di lusso in concessionarie tra Torino e Cuneo: 5 arresti

di Redazione

Per la terza volta, nel giro di pochi anni – l’ultimo arresto risale al dicembre 2015 – gli agenti del compartimento di Polizia stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino hanno arrestato, nell’ambito dell’operazione “Makina III”, alcuni nordafricani dediti al furto di autovetture di alta gamma (Audi, Mercedes, Bmw e Jeep). Le autovetture rubate venivano poi cedute ad altri connazionali gravitanti nell’hinterland di Torino e in Brianza, i quali provvedevano a smontarle completamente, alimentando il mercato nero dei pezzi di ricambio.

I destinatari dei provvedimenti cautelari sono: F.R., 39 anni, domiciliato a Torino, irregolare sul territorio nazionale; N.A., 36 anni, di Torino; C.A., 55 anni, di Front Canavese; H.M., 39 anni, di Monza; V.C., 56 anni, di Torino. La tecnica usata i furti per era sempre la stessa: a Cuneo e a Torino, i furti venivano consumati ai danni di autosaloni, concessionarie, autofficine meccaniche e autorimesse dove i malfattori, introducendosi con l’inganno, simulando di essere interessati all’acquisto di una vettura o fingendo di chiedere informazioni, trafugavano dapprima le chiavi riposte in apposite bacheche e successivamente rubavano le autovetture parcheggiate o all’interno dell’esercizio o poco distante sulla pubblica via. Le vetture venivano poi trasportate da alcuni “galoppini” a Milano o a Torino, ove in luoghi isolati o capannoni dismessi altre persone provvedevano a smontarle.

I primi tre arresti sono stati eseguiti, a fine gennaio 2019, in strada del Portone a Torino dove all’interno di una autodemolizione abusiva sono stati sorpresi un italiano – S.W., di 52 anni, e due nigeriani intenti a smontare una Jeep Grand Cherokee 3.0 V6, del valore commerciale di circa 70mila euro nuova, ancora da immatricolare, risultata rubata pochi giorni prima a Cuneo ai danni di una concessionaria. Altre quattro misure cautelari in carcere sono state eseguite a Torino e a Monza tra il 16 e il 17 giugno 2019 mentre l’ultima ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei primi giorni di luglio, dalla squadra della Polstrada di Roma, a Ardea sul litorale laziale, ove il principale artefice, F.R., cittadino straniero di 39 anni, aveva trovato rifugio, presso un suo connazionale per sfuggire alla cattura.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Tribunale di Ivrea e poi da quello di Cuneo che ha acquisito il fascicolo per competenza territoriale, relativamente a 16 capi di imputazioni riguardanti il furto e/o la ricettazione di 10 autovetture, del valore commerciale di circa 400mila euro.

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