Voto di scambio, Salvini annuncia verifiche ad Aversa

di Redazione

Sono in corso accertamenti da parte della polizia su presunte irregolarità che si sarebbero verificate nell’ultima tornata elettorale ad Aversa, Ariano Irpino e Termoli. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al question time alla Camera, sottolineando che per quanto riguarda invece la vicenda di Bari “sono in corso delle indagini e dunque non posso avere informazioni coperte da segreto istruttorio”.

“Da parte del ministero – ha aggiunto Salvini – sul fenomeno della corruzione elettorale c’è la massima attenzione: con apposita circolare indirizzata ai prefetti sono stati richiamati i principali adempimenti relativi al funzionamento dei seggi”. “E’ obiettivo del governo – ha concluso il vicepremier – favorire ogni misura che possa rafforzare la prevenzione contro ogni forma di contaminazione e condizionamento del voto”.

Ad accendere i riflettori sul presunto voto di scambio era stato il candidato del centrosinistra Alfonso Golia, poi eletto sindaco  al ballottaggio del 9 giugno. Il suo avversario del centrodestra, Gianluca Golia, era sostenuto da una coalizione in cui spiccava la Lega di Salvini, quest’ultimo giunto ben due volte ad Aversa durante la campagna elettorale. Secondo Alfonso Golia, ci sarebbe stato un tentativo di compravendita del voto da parte di ignoti che avrebbero proposto una somma di 50 euro ad un elettore in cambio di una preferenza ad una delle sue liste avversarie.

All’epoca furono sentiti, oltre ad Alfonso Golia, anche gli altri quattro candidati a sindaco, ma la vicenda si concluse con un nulla di fatto. Gli stessi agenti del commissariato aversano segnalarono ai magistrati della Procura di Napoli Nord anche due episodi di schede elettorali fotografate avvenute in una delle sezioni della scuola elementare di via Diaz. Notizie vecchie, insomma, che, annunziate dal ministro Salvini in Parlamento hanno avuto un “effetto deflagrante”, almeno inizialmente, per poi placarsi nel giro di qualche ora. Sono stati, tra gli altri, gli stessi protagonisti del ballottaggio di domenica scorsa, Alfonso Golia e Gianluca Golia, a gettare acqua sul fuoco confermando che si trattava di una vicenda vecchia e già nota senza strascichi giudiziari particolari. Nella serata di ieri, poi, il nuovo sindaco, probabilmente, proprio a seguito delle dichiarazioni di Salvini, è stato nuovamente ascoltato dagli agenti della Digos del commissariato, ma non ha preferito non rilasciare dichiarazioni stante la situazione. «Ben vengano – le uniche parole di Alfonso Golia – indagini per verificare il voto di scambio. Del resto le avevo già sollecitate proprio io».

Per quanto riguarda gli altri comuni citati da Salvini, ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, domenica 26 maggio una donna ha denunciato di aver ricevuto, al seggio, una scheda “già votata” che non avrebbe dovuto trovarsi tra quelle da consegnare agli elettori. Il fatto è avvenuto a contrada Tesoro. L’elettrice ha segnalato l’irregolarità al presidente di seggio che ha avviato le verifiche interne dopo aver informato gli agenti delle Digos. Stessa cosa è successa a Termoli, dove in un seggio a una elettrice è stata consegnata una scheda per le Europee già segnata, anche qui è stata subito informata la Digos. A Bari, infine, sono decine le segnalazioni e la Procura indaga su soldi e regali in cambio di voti .

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