Vincenza Purgato in concerto per le ragazze del carcere di Pozzuoli

di Redazione

“Acqua”, un ritorno al grembo, l’acqua che cura e sana, nel Mese Mariano per alleviare le sofferenze. “Acqua ca ce ‘nfonn acqua, ca ce spoglia e ce spezza ‘e catene e cchiù liberi ce fa sentì”, è il ritornello del brano scritto dalla cantautrice Vincenza Purgato, originaria di Aversa, contenuto nel suo disco tutto al femminile “Anima di Strega”. Ad intonarlo questa volta saranno le donne della casa circondariale femminile di Pozzuoli. Il recital della cantautrice sarà accompagnato dal maestro Edo Puccini alla chitarra, voci narranti di cinque ragazze detenute. In realtà, vi era anche una sesta detenuta, ma la stessa mattina ha ricevuto la libertà domiciliare. “Un piccolo miracolo già è avvenuto”, commenta l’artista aversana.

L’evento è stato reso possibile grazie alla direttrice del penitenziario, Carlotta Giaquinto, e sotto la sorveglianza dell’educatore. “L’incontro con le ragazze per le prove – spiega Purgato – è stato emozionante, cinque ragazze bellissime e giovanissime. Sono stata aiutata dall’educatore e dalla mia collaboratrice e amica Carlotta a gestire il tutto, perché io mi lascio prendere troppo dal lato emotivo, sentimentale. Sarei stata ore a parlare con loro e devo dire c’è stata una bella connessione, un vero scambio di energie, ho visto la luce nei loro occhi brillare di gioia, hanno scelto i testi in prosa da interpretare ed ognuna ha manifestato la felicità nel sentire quanto le parole che leggevano fossero dirette a loro, questo mi ha commossa molto. Bisogna tornare un po’ alla semplicità, a saper sognare, ad aiutare chi non ha più fiducia in se stessi e nel prossimo, a credere che i sogni con la determinazione e la fede si avverano. Essere portatrice di sogni penso sia la cosa più bella, meritiamo tutti una seconda possibilità, ‘guardare gli errori di speranze future’ come canto nel ‘Il nuovo tempo’, che aprirà la kermesse”.

Un concerto nel luogo dove la libertà è sospesa. “La mia voce, – continua la cantautrice – insieme a quella delle ragazze, perché amo definirle ‘ragazze’, giungerà come un grido di speranza, di cambiamento e di libertà che solo l’amore genera. Ho scelto maggio per fare un dono, il Mese Mariano, partendo da questo luogo, la casa circondariale femminile di Pozzuoli, dove regna la sofferenza di anime in cerca di valori dimenticati, al fine di poter portare un messaggio di ri-nascita attraverso il perdono”.

Il progetto di Vincenza Purgato proseguirà in altri luoghi troppo spesso dimenticati, dove, sottolinea l’artista, “vi è bisogno di amore”. Per l’occasione la PasticceriaPelosi” di Aversa donerà la tradizione “Polacca Aversana”.

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