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Minaccia ed estorce denaro ai familiari: 47enne casertano arrestato in provincia di Cuneo

Nella giornata del 4 maggio scorso, gli agenti della Polizia di Stato di Caserta e di Cuneo hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del 47enne I.I., ritenuto responsabile del reato di atti persecutori a danno della sorella e di componenti del proprio nucleo familiare. Il provvedimento restrittivo è seguito alla violazione della precedente misura cautelare applicata all’arrestato, nella specie del divieto di dimora a Caserta e di avvicinamento ai familiari e ai luoghi dagli stessi frequentati.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Caserta, consentiva di far luce su una serie di condotte persecutorie, reiterate nel tempo dall’indagato, a danno della sorella, dei fratelli e dei relativi congiunti. L’attività persecutoria perpetrata per lungo tempo mediante minacce di morte, intimidazioni, danneggiamenti e richieste continue di denaro, aveva gettato le vittime in uno stato di profonda prostrazione psicologica e timore per la propria incolumità e quella dei figli minorenni, tanto da alterarne le abitudini di vita.
Le investigazioni avevano portato all’emissione della misura cautelare del divieto di dimora e di avvicinamento alle parti offese, ordinanza notificata ed eseguita nei confronti dell’indagato nel marzo scorso. Malgrado ciò, come appurato dalle Volanti e dalla Squadra Mobile casertana, I.I. aveva continuato imperterrito a violare le prescrizioni recandosi ripetutamente a Caserta e proseguendo nelle intimidazioni dirette ai propri familiari, emergendo, dunque, un comportamento violento e allarmante anche in considerazione della reiterazione e della gravita delle intimidazioni.
Il pm richiedeva, dunque, l’aggravamento della misura applicata, venendo conseguentemente disposta dal tribunale sammaritano la sostituzione delle misure in atto con quella della custodia cautelare in carcere, presidio ritenuto indispensabile a fronte della spiccata pericolosità dell’indagato, il quale veniva rintracciato ed arrestato in una località della provincia di Cuneo.
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