Il Puc di Aversa: la “storia infinita”

di Nicola Rosselli

Puc storia infinita, storia di insipienza, negligenza e incapacità. Sperando che ci si sia limitati a questo e non ad altro. Anche perché non vogliamo assolutamente credere a quanto affermano che questo importante strumento urbanistico abbia rappresentato la vera bussola e il vero colante della passata coalizione che, ad un certo punto, non avrebbe più potuto mantenere le tante sussurrate promesse sino ad implodere.

Un’assessora all’Urbanistica mandata a casa solo perché molto attiva e corretta e tanta melina per non arrivare a decidere. C’è anche chi dice, altra cosa nella quale non crediamo, che la gara per l’aggiudicazione della redazione del Puc sia stata annullata solo perché non aveva vinto chi doveva vincere ed aveva già tutto pronto. Siamo al complottismo puro. Fatto sta, però, che più caos di quello che si è riusciti a creare sarebbe stato difficile crearlo. Oggi, mentre incombe il commissario ad acta regionale, aleggia lo spettro di un risarcimento danni con la beffa che potrebbe aggiungersi al danno già realizzato.

Al momento, sono pendenti due ricorsi da parte della cordata di professionisti che si era aggiudicata la redazione dello strumento urbanistico. Lo Studio Castiello Project, che aveva impugnato davanti al Tar la sospensione da parte del dirigente comunale dell’affidamento, dopo l’espletamento della relativa gara per la redazione del Puc, ha impugnato anche l’indizione della nuova gara sempre da parte del dirigente. Un atto atteso, tenuto conto che la nuova gara andrebbe ad intaccare l’interesse dei professionisti che si erano visti affidare la redazione dell’importante strumento urbanistico dalla stazione unica appaltante Asmel.

Insomma, l’ennesima tegola giudiziaria intorno ad una vicenda che, a sensazione, seppure dovesse risolversi con l’esercizio dei poteri sostitutori da parte della Regione Campania, vedrà l’Ente normanno quasi certamente costretto a sborsare soldi per il danno ricevuto dai professionisti in questione. Questi i fatti, piuttosto ingarbugliati. Nel luglio scorso il Comune di Aversa bandisce una gara per l’affidamento della redazione del Puc e degli elaborati connessi. Successivamente, su richiesta dell’ente, l’Asmel, la società che funge da stazione appaltante, al fine di sorteggiare il presidente e gli altri componenti della commissione, trasmetteva un elenco contenente i nominativi degli iscritti nel proprio Albo Esperti che avevano offerto la disponibilità all’incarico. Il 14 settembre il dirigente nominava la commissione che, svolto il proprio compito, il 28 settembre formulava proposta di aggiudicazione in favore della riunione temporanea di professionisti Studio Castiello Projects ed altri. In quello stesso giorno, il dirigente del comune di Aversa revocava la precedente determina del 14 settembre di nomina della commissione per violazione del regolamento interno Asmel sulla nomina delle commissioni giudicatrice.

Nonostante che con questa ultima determinazione il Comune di Aversa avesse chiesto all’Asmel di presentare un nuovo elenco di nominativi, la centrale di committenza, con nota del 1 ottobre trasmetteva i verbali di gara ai fini della relativa approvazione, ribadendo la legittimità delle operazioni della commissione. Il 22 ottobre successivo il Comune di Aversa decideva di non accogliere la proposta di aggiudicazione. Provvedimento che, secondo i giudici della Prima sezione del Tar Campania, doveva essere annullato col riaffidamento della redazione del Puc allo Studio Castiello. Il Comune ha impugnato la sentenza e dato il via ad una nuova gara a sua volta impugnata dal gruppo di professionisti. Un vero e proprio guazzabuglio giuridico.

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