Aversa, isole ecologiche interrate e altri proclami: non è meglio attendere opere realizzate?

di Antonio Arduino

Aversa – Non ce ne voglia l’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, che svolge un ottimo lavoro relativamente alla sua delega, ma parlare di isole ecologiche interrate, o “a scomparsa”, per l’ennesima volta nel corso della conferenza stampa di fine anno ha suscitato le critiche di molti cittadini che ricordano, purtroppo, come l’argomento non sia una novità.

Se ne era parlato come cosa da fare immediatamente nel febbraio 2010, quando l’allora assessore al ramo annunciò la imminente installazione di ben 20 mini isole ecologiche interrate. E sembrava cosa fatta nell’agosto 2015 quando dall’amministrazione Sagliocco fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando d’appalto per la realizzazione di otto isole ecologiche interrate, da realizzare con fondi regionali pari a circa 800mila euro. Se non fosse caduta quella amministrazione, forse, oggi le isole ecologiche interrate sarebbero già una realtà.

Sicuramente, l’amministrazione De Cristofaro ha il merito di aver recuperato un finanziamento che sembrava perduto, destinato all’acquisto e all’installazione delle isole ecologiche a scomparsa, ma è necessario ricordare che, al di là degli annunci, sarebbe opportuno vedere realizzata l’installazione di questo sistema intelligente e, se opportunamente gestito, premiante per la raccolta dei rifiuti. L’annuncio dato dall’assessore in ordine al recupero dei fondi è stato ufficializzato la prima volta nel mese di agosto 2018, ripetuto in più occasioni, l’ultima nella conferenza di fine anno, ma ad oggi non sembra ci sia stato alcun passo avanti per realizzare questa opera. Leggendo oggi comunicati – che riportano più e più volte la notizia del recupero dei fondi necessari a realizzare questa opera, importante per migliorare la raccolta dei rifiuti – si ha la sensazione che si intenda distrarre l’attenzione dei cittadini per dare esclusivamente un’immagine positiva dell’operato dell’amministrazione che, pur tra contestazioni e “gufate”, sta lavorando e producendo fatti.

Facendo queste considerazioni, i cittadini si chiedono perché non si provveda a dare notizia delle cose fatte dall’amministrazione dopo la loro realizzazione, invece di annunciare interventi programmati come se fossero davvero imminenti. Il più delle volte non è così, come dimostra il caso delle isole ecologiche interrate che, con il progetto approvato nel 2015, ed il bando per la gara d’appalto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo 4 anni è ancora tutto da concretizzare. Meglio raccontare i fatti realizzati o parlare di progetti futuri realizzabili in tempi brevi che poi si allungano a dismisura? Il Governo Italiano non si era impegnato a ricostruire in sei mesi il ponte Morandi crollato ad agosto 2018 e a far rinascere Amatrice distrutta dal terremoto nel 2016?

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