Napoli, Salone della Responsabilità Sociale: 5mila presenze in tre giorni

di Redazione

300 organizzazioni intervenute, 97 enti aderenti al Forum, 5mila presenze in tre giorni e l’obiettivo fissato per il prossimo anno degli Stati generali della responsabilità sociale nel Mediterraneo. Sono questi i risultati più evidenti del Salone giunto alla sua sesta edizione che si pone l’obiettivo di coniugare responsabilità e sviluppo.

“Al centro di questi tre giorni dunque la diffusione della cultura della Responsabilità Sociale come motore di una buona innovazione, fondata sui valori della trasparenza e della legalità, della sostenibilità e dell’innovazione, della condivisione e della partecipazione, per contaminare i tradizionali modelli di sviluppo del territorio ed i comportamenti di tutti gli attori che ne fanno parte”, ha dichiarato Raffaella Papa, presidente di “Spazio alla Responsabilità/CSRMed Forum”. Sono i numeri la grande forza della sesta edizione del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa, appuntamento di riferimento nazionale in tema di innovazione responsabile per lo sviluppo sostenibile in area Euro-Med.

“Un grande tavolo di lavoro che mette insieme pubblico e privato, profit e no profit e quanti sono impegnati per una visione diversa di sviluppo. Abbiamo consolidato in questi anni la rete di operatori raggiungendo oltre 300 organizzazioni nazionali e internazionali e dando vita al CSRMed Forum con ad oggi quasi 100 aderenti con oltre 20 sessioni tematiche, per condividere le migliori esperienze, promuovere la cooperazione tra imprese, istituzioni e società civile e dare avvio a nuove progettualità condivise. Abbiamo cominciato sei anni fa, oggi concentriamo con fiducia il lavoro verso il 2020, con gli Stati Generali della Csr nel Mediterraneo”, ha spiegato Papa durante la convention che si è svolta dal 24 al 26 ottobre presso la Camera di Commercio di Napoli, durante la Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro, come unica tappa nel centro-sud Italia di presentazione della Campagna 2018/2019.

Al centro del dibattito, tra le altre cose, la responsabilità sociale per le imprese: “Oggi è necessario creare un’imprenditoria sana e in questo senso il rating di legalità è un’occasione importante: avere più punti in questa speciale “classifica” significa infatti ottenere accesso agevolato al credito, una riduzione nella tempistica dell’istruttoria e l’aumento del livello reputazionale”. Lo ha spiegato l’avvocato Monica Mandico. “Il rating – evidenzia l’avvocato Mandico – impone alle banche e alla pubblica amministrazione di premiare e agevolare le imprese virtuose. Una norma giusta perché evita che, per sopravvivere in un momento di crisi economica, gli imprenditori debbano ricorrere a strumenti illegali. E dunque diventa uno strumento per ostacolare l’economia sommersa e premiare chi introduce strumenti di legalità sotto il profilo economico, ma anche organizzativo rispetto ai criteri di sicurezza del lavoro, diritto societario e ambientale per creare un’economia sostenibile”.

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