Aversa, zone per servizi sanitari: M5S annuncia esposto alla Corte dei Conti

di Redazione

Aversa – Una società proprietaria di un’area a ridosso dell’ospedale ricadente in zona G, destinata ai servizi di interesse urbano e di quartiere, priva di specifica destinazione, richiese nel lontano 2013 il rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di una residenza assistita per anziani con relativi servizi. Il Comune, nella persona del dirigente di settore, negava il rilascio del permesso di costruire senza ottemperare all’obbligo di inviare alla parte il preavviso di diniego, che avrebbe consentito alla stessa di presentare delle osservazioni ed evitare la più onerosa tutela giudiziaria, che ha visto soccombere il Comune con aggravio di spese legali. Il Comune avrebbe, quindi, dovuto riattivare il procedimento amministrativo nel termine di sessanta giorni dalla notifica della prima sentenza del Tar: data la sua inerzia è stato promosso giudizio di ottemperanza e nominato un Commissario ad acta con ulteriore aggravio di spese che graveranno sul bilancio della casa comunale.

Il Consiglio Comunale tenutosi sabato 30 giugno ha, ancora una volta, messo in luce l’improvvisazione politica a cui il sindaco e la sua giunta costringono Aversa. Due anni in cui la macchina amministrativa corre dietro alle inefficienze di chi li ha preceduti ma con l’aggravante di non aver un programma serio per porvi rimedio. Se così non fosse non ci saremmo trovati in un Consiglio comunale a dire poco surreale convocato all’ultimo momento utile, prima dell’insediamento del commissario ad acta, e che non ha messo i consiglieri e quindi i cittadini che essi rappresentano nella condizione di comprendere ciò che stava accadendo. Il Consiglio ufficialmente si è riunito per discutere della classificazioni di un’area nell’ambito delle destinazioni previste dall’articolo 56 per le zone G – e in particolare si chiedeva di attribuire a detta particella la destinazione H “servizi sanitari ed assistenziali”. Ma sin dalle prime battute si è compreso che l’amministrazione aveva in serbo un colpo di scena, tant’è che, invece di rispondere ai diversi chiarimenti a gran voce richiesti dai consiglieri sulle responsabilità politiche e amministrative che hanno portato il comune a soccombere in ben due giudizi, per l’inerzia di chi avrebbe dovuto eseguire la sentenza e non lo ha fatto, il sindaco e i consiglieri di maggioranza hanno iniziato ad annunciare un emendamento che aveva più le sembianze di un asso nella manica che non di un’azione politica tesa a porre rimedio all’inefficienza sentenziata dal Tar. Il M5S denuncia, cosi come già fatto in Consiglio, che la materia urbanistica è materia molto seria e che non merita di essere trattata in modo frettoloso ma, come richiede la normativa di settore, che il nostro sindaco ben conosce, deve essere oggetto di procedimenti amministrativi di ben altro rilievo e approfondimento. Invece, solo per coprire i ritardi e disservizi e la colpa di chi avrebbe dovuto agire secondo i principi della buona prassi amministrativa e non l’ha fatto, espone ancora una volta il Comune di Aversa al rischio di vedersi convocare in altri giudizi innanzi al Tar.

Ma veniamo ai fatti: nel corso del Consiglio la maggioranza ha presentato un emendamento alla proposta di delibera oggetto di discussione, chiedendo di attribuire alla particella in questione e in generale a tutte le zone G presenti sul territorio, assolutamente non ancora catalogate per ammissione stessa del dirigente di settore presente in Consiglio, la destinazione finale di verde pubblico. Colpa di scena! Il sindaco tenta di mettere a tacere tutte le voci che lo vogliono favorevole a colate di cemento sul territorio costringendo all’angolo i consiglieri di opposizione che in caso di voto contrario avrebbero avuto contro l’opinione pubblica in quanto tacciati come oppositori al verde pubblico. Ma non è così. Il M5S, da sempre paladino della tutela ambientale, avrebbe senz’altro votato favorevole e non con un voto di astensione, se la variante urbanistica a cui si è dato corso con un semplice emendamento fosse stata oggetto di una procedura legale.

L’astensione del M5S si fonda anche sul presupposto che le zone G di piano regolatore prevedono l’insediamento di servizi di pubblica utilità a favore dei cittadini (scuole, luoghi di culto, centri sportivi oltre che il verde pubblico), pertanto il sindaco e la giunta non avrebbero dovuto aver paura di normare adeguatamente questi territori e confidare in una opportuna e attenta vigilanza urbanistica del territorio, cosa che purtroppo o non fa o non può fare o non vuole fare. Chiederemo conto a questa amministrazione laddove la città ancora una volta dovesse subire un’ingiusta condanna a spese di giudizio futuri, come chiederemo conto con un esposto alla Procura della Corte dei Conti di accertare la mala gestio e il danno erariale che sono scaturiti dalle vicende giudiziarie di cui si è detto.

Maria Grazia Mazzoni, consigliere comunale Movimento 5 Stelle di Aversa

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