Accusato di usura, condanna a quattro anni per imprenditore di Alife

di Redazione

Quattro anni di carcere. Questa la condanna che il Tribunale di Santa Maria – Terza Sezione Penale – presieduta da Luciana Crisci, ha inflitto ad Antonio Corrado, imprenditore e autotrasportatore di Alife, accusato di usura.

In pieno accolte le ragioni del pubblico ministero Pasqualina Condello e dell’avvocato Raffaele Crisileo, difensore della parte civile. L’uomo è finito sotto processo a seguito di una denuncia presentata ai carabinieri di Alife e, dopo una lunga indagine da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria, coordinati dal pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Quaranta, il quale chiese ed ottenne per Corrado Antonio il processo, ora è arrivata la condanna.

Corrado è titolare di una ditta di autotrasporti che opera a livello nazionale. Per una serie di lavori edili ebbe modo di conoscere alcuni anni fa R.G. con il quale intrattenne dei rapporti per dei lavori edili che lo stesso R.G. eseguì nella sua abitazione e nella sua ditta. Successivamente la persona offesa ebbe bisogno di un prestito in quanto la sua attività non andava più bene e Corrado si offrì di aiutarlo. Tuttavia, nel corso del tempo, a quanto risulta dal processo, questo prestito sarebbe cresciuto fino a raggiungere una cifra esorbitante.

Secondo l’accusa, su quel prestito gravò un interesse del 20% ogni quattro mesi, per il quale Corrado avrebbe chiesto continuamente titoli a garanzia, tanto che ad un certo punto la vittima si rivolse ai carabinieri. A distanza di sei anni dai fatti arriva la condanna a quattro anni per l’autotrasportatore.

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