Napoli, blitz alla Sanità nella roccaforte dei Vastarella: sequestrati droga e soldi

di Redazione

Operazione “alto impatto” nel rione Sanità di Napoli. Questa mattina Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza, insieme ai Vigili del fuoco, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel “Borgo Fontanelle” del Rione Sanità, roccaforte del clan camorristico riconducibile alla famiglia Vastarella.

21 perquisizioni domiciliari, in particolare nelle abitazioni di alcuni appartenenti alla famiglia Vastarella sottoposti a misure di sicurezza e agli arresti domiciliari; 8 posti di blocco, controllate 145 persone, delle quali 57 con precedenti di polizia, 49 veicoli, ed elevate diverse contravvenzioni al codice della strada. Controllate, tra l’altro, sale scommesse e deferito il titolare di una delle sale per aver violato le disposizioni di legge. Nell’abitazione di una donna, G.S., 60enne napoletana, sono stati trovati e sequestrati 3.5 chilogrammi di sigarette di contrabbando.

In casa di Rita Cantalupo, 38enne napoletana, vedova di Antonio Vastarella, ucciso in un agguato camorristico il 22 luglio dello scorso anno, la perquisizione, effettuata con l’ausilio delle unità cinofile, ha permesso di rinvenire diverse confezioni di hashish per un peso complessivo di 219 grammi, nonché la somma di 1.100 euro, suddivisa in banconote di diverso taglio. La Cantalupo è stata arrestata per detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e condotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.

I carabinieri della compagnia Stella e del nucleo investigativo di Napoli, con il supporto del nucleo radiomobile di Napoli e del Reggimento Campania, di unità cinofile e del 7° elinucleo di Pontecagnano, dopo aver circondato e fatto irruzione in zona hanno eseguito 41 perquisizioni domiciliari a carico di sottoposti agli arresti in casa, pregiudicati e personaggi d’interesse operativo. Identificate 76 persone e sottoposti a fermo o sequestro 13 veicoli. Sottoposti a sequestro preventivo 10mila euro rinvenuti nel corso di perquisizione domiciliare nella casa di un 64enne di via Cristallini, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto il reggente del clan “Savarese-Sequino”.

Una 51enne del luogo ha avvicinato i militari esasperata, denunciando di essere stata appena malmenata per futili motivi dal figlio. Immediatamente intervenuti a casa della signora, i carabinieri sono riusciti a bloccare prima che si allontanasse il figlio 18enne della donna, tossicodipendente, che, come emerso da successivi accertamenti, da circa un anno teneva comportamenti violenti e vessatori nei confronti dei familiari. La donna è stata medicata sul posto per “policontusioni, dolore toracico retrosternale ed ematoma a un gluteo e all’emitorace sinistro” guaribili in pochi giorni.

In esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli è stato arrestato Michele Boccacciari, 29enne, che dovrà espiare 4 anni di reclusione per lesioni personali ed evasione. Denunciato un 28enne sorpreso sulla salita Capodimonte mentre cedeva sostanze stupefacenti ad assuntori. Recuperati e sequestrati 4 grammi di marijuana. Denunciato anche un senegalese 41enne sottoposto ai domiciliari per reati di droga, risultato irreperibile nel corso dei controlli. Denunciati un 57enne e un 38enne che avevano ostacolato l’intervento di personale dell’Enel, giunto in zona per verifiche ai contatori.  Un 53enne incensurato è stato trovato in possesso nel corso di perquisizione domiciliare una una pistola semiautomatica disattivata calibro 9. L’arma è stata sequestrata e l’uomo denunciato. Un 40enne girava portando al seguito un coltello a serramanico del quale aveva tentato di disfarsi durante le fasi dell’ispezione, anch’egli è stato denunciato.

 

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