Roma, l’associazione “3 Febbraio” in marcia per la pace e la libertà del popolo siriano

di Redazione

Roma – Partirà oggi, alle 14.30, a Roma, da piazza della Repubblica, la manifestazione per la pace, la libertà dei popoli, l’accoglienza umana di profughi e immigrati, promossa dall’associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”.

Ecco l’appello lanciato dal sodalizio: È una società malata quella che si volta dall’altra parte, che in nome di una presunta tranquillità ammette che centinaia di migliaia di nostri simili vengano maltrattati, oppressi, violentati nei campi libici. Noi sentiamo il dovere di reagire!

La nostra vita scorre e le minacce crescono.  La vita è minacciata e violata per mano del terrorismo assassino, per mano di uomini (nessuna etnia esclusa) che stuprano e umiliano le donne e i bambini, per mano degli stati che impediscono la salvezza di chi emigra. Come per i siriani che a milioni sono stati costretti a fuggire dal massacratore Assad, dall’Isis e dai vari potenti che si stanno spartendo la Siria. O è il caso, oggi, dei Rohingya trucidati a migliaia in Birmania.

Quest’ estate ha visto una recrudescenza razzista ulteriormente motivata e giustificata dall’operato del governo e, in particolare, dall’incedere del ministro dell’interno Minniti, che attacca le Ong e si accorda con i criminali libici. Accordi benedetti dai più, e che trovano sponda anche nelle ultime esternazioni di Papa Francesco che questa volta, a differenza di altre, sul tema dell’accoglienza sembra aver ceduto a tristi equilibri di potere.

Ci sono reazioni importanti: dagli appelli in nome dell’accoglienza diffusi da varie associazioni, alla forza con cui MSF ha contrastato le posizioni dello stato italiano, a giuristi che hanno a cuore l’umanità. Vogliamo unire un fronte comune con i tanti volontari seri ed impegnati, con la gente di buona volontà, con i fratelli e le sorelle immigrati per rompere un silenzio sempre più disumano.

Siamo controcorrente e sentiamo il peso del veleno dell’indifferenza che attacca le persone; più forte però è il dovere verso la nostra umanità dolente eppure così forte e viva. O ci salviamo insieme, oppure nella divisione, nell’odio, nel razzismo saremo tutti compromessi.

Per questo siamo in piazza il 7 ottobre alla manifestazione “Per la pace e la libertà del popolo siriano” per chiedere: solidarietà, pace e libertà per tutti i siriani e per tutti i popoli oppressi e violentati dalla guerra e da governi dispotici; accoglienza umana per tutti i profughi e gli immigrati e per l’immediato ritiro di tutte le leggi razziste a cominciare dal decreto Minniti; libertà d’ingresso e di circolazione contro i vergognosi accordi con la Libia e con i vari governi per fermare gli immigrati; solidarietà con le Ong e i volontari onesti per salvare più vite umane e contro l’immediato ritiro del protocollo Minniti.

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