Caserta, start up di migranti nell’agricoltura: il progetto di SolidArci

di Redazione

Caserta – Potenziare la conoscenza della lingua italiana, realizzare un pacchetto informativo per l’avvio di impresa, selezionare le idee vincenti predisponendo un accompagnamento e un contributo per l’avvio dell’impresa.

Parte da qui “Idee da coltivare”, il progetto promosso dall’Arci Nazionale e presentato ieri all’Enoteca provinciale di via Cesare Battisti, a Caserta. Il progetto, co-finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il fondo ‘Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020’, punta a sostenere lo start up di imprese costituite da migranti titolari di protezione internazionale, nell’ambito dei servizi e dell’agricoltura nel territorio di Santa Maria la Fossa fino a dicembre 2018.

“Questo è il nostro modo di lavorare sull’accoglienza – ha spiegato il presidente di SolidArci, Biagio Napolano – dando ai beneficiari dei progetti degli strumenti affinché riescano a sfruttare al meglio la propria creatività attraverso la creazione di nuove opportunità, per se stessi e per il territorio. Perché si cresce solo se lo si fa insieme, italiani e stranieri”.

A fargli eco il presidente Cna Caserta, Francesco Geremia, e il sindaco di Santa Maria la Fossa, Antonio Papa, che ha spiegato: “La deriva razzista culminata con ciò che è accaduto allo stadio Olimpico di Roma, domenica scorsa, può essere sconfitta solo con la cultura dell’integrazione. Il progetto Idee da coltivare risponde a questa esigenza”.

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