Aversa, grande successo per la Giornata Fai

di Nicola Rosselli

Un happening culturale che, con la complicità della splendida giornata di sole e la curiosità di visitare siti storici cittadini non sempre aperti al pubblico, ha fatto registrare la folla dei grandi eventi. Grande successo per la Giornata Fai d’autunno del Fai che, questa volta, ha puntato su Aversa anche perché, nella città normanna, nei giorni scorsi, si è costituita, sotto la supervisione della delegata regionale Donatella Cagnazzo, la delegazione cittadina che vede quale responsabile Maria Giovanna Pezone.

Ben quattro siti monumentali, di non consueto accesso, scelti per l’occasione, anche con il lungimirante obiettivo di recuperarli interamente e continuativamente alla fruizione collettiva. Si va dall’ex manicomio civile Santa Maria Maddalena con l’annesso monastero e chiesa alla casa di uno dei maggiori psichiatri di tutti i tempi qual è Filippo Saporito, aversano di nascita e non solo (a lui è intitolato l’altro ex manicomio, quello giudiziario) al Castello Aragonese (che oggi ospita il Tribunale di Napoli Nord) e l’annessa chiesa di Santa Maria degli Angeli all’altro ex manicomio cittadino, attualmente, in parte, carcere a basso impatto.

Non vi è stato un monumento preferito ad altri. In tutti i siti interessati, infatti, sono state centinaia e centinaia le persone che hanno ascoltato le spiegazioni delle visite guidate effettuate con maestria dagli studenti di diversi istituti superiori cittadini Jommelli Cirillo e Giordano e delle due scuole medie Pascoli e Cimarosa.

Al Castello Aragonese apprezzate le visite alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli (da registrare la presenza, come padroni di casa del presidente del Tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo e del procuratore capo Francesco Greco) e alla Berlina di gala. Nella casa di Saporito, invece, a farla da padrone la splendida cappella interamente affrescata e, praticamente, nel passato, a memoria d’uomo, mai aperta al pubblico. Riappropriazione di spazi e di memoria anche nel caso della chiesa della Maddalena (un gioiello praticamente distrutto) e il chiostro di San Bernardino (ripulito per l’occasione dai volontari delle varie associazioni che si ritrovano nella libreria sociale il Dono). Inoltre, sia per la Maddalena che per l’ospedale psichiatrico giudiziario la giornata Fai ha rappresentato il recupero di luoghi che hanno accolto ed ospitato il dolore umano, spesso con ricoveri a vita per malattie che, forse, si sarebbe potuto curare.

«Aversa – ha dichiarato l’assessore alla cultura Alfonso Oliva, in visita ai quattro siti insieme alla responsabile provinciale del Fai Donatella Cagnazzo – ha dimostrato di essere una fonte inesauribile di gioielli di storia e di arte che meritano maggiore gloria e popolarità ed in questo senso la nostra amministrazione cercherà di fare la propria parte. Gli aversani, invece, hanno dimostrato di essere assetati di cultura, del desiderio di voler approfondire la conoscenza delle loro radici e dell’inestimabile patrimonio di storia e di arte di cui la prima Contea Normanna in Italia Meridionale è ricca, a, che se, ammettiamolo, mal tenuto».

La giornata si è chiusa con il concerto di musica classica del maestro violinista aversano Edoardo Amirante nella splendida cornice della pinacoteca del Seminario Vescovile.

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