Roma, eredita “attività” di usura dal padre con interessi del 673%: arrestato

di Redazione

Usura aggravata e continuata e tentata estorsione. Sono queste le accuse nei confronti di un uomo di 45 anni, arrestato a Roma dai carabinieri. Avrebbe concesso dei prestiti applicando interessi di oltre il 673 per cento. Deve rispondere dei reati in concorso con un’altra persona, indagata a piede libero.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip alla fine delle indagini partite nel febbraio scorso, dopo la denuncia di un imprenditore. Secondo l’accusa, l’uomo arrestato avrebbe concesso prestiti per centinaia di migliaia di euro con un interesse complessivo di circa il 673,97 per cento. A fronte di una somma iniziale di 630mila euro ricevuta dal presunto strozzino, la vittima avrebbe versato in sei anni circa 4.246.000 euro, con un tasso annuo del 112,33 per cento.

L’imprenditore, che opera nel settore della torrefazione del caffè, si sarebbe rivolto ai carabinieri dopo aver subito per anni minacce e vessazioni. Come garanzia, tra l’altro, sarebbe stato costretto a rilasciare assegni – comprensivi dell’importo del prestito ottenuto e degli interessi sull’operazione – e a sottoscrivere scritture private per la vendita di beni immobili o di opere d’arte di grande valore.

Le scritture private, secondo gli inquirenti, servivano a garantire il pagamento del prestito e a giustificare le transazioni di denaro tra il presunto usuraio e la vittima.

L’indagine ha portato alla luce una vera e propria “attività professionale” di tipo familiare. La persona arrestata, infatti, dopo aver ereditato dal defunto padre vari titoli e crediti accumulati in anni di attività usuraria, ha tentato di incassarli minacciando in più circostanze la vittima che, ormai stremata, si è rivolta ai carabinieri.

Nel corso dell’indagine, oltre al denunciante, è stata individuata anche un’altra vittima dell’attività usuraria svolta dall’indagato, un noto gallerista d’arte romano che ha subito danni per milioni di euro, rischiando più volte la perdita della propria azienda. Nel corso dell’operazione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di due terreni edificabili siti a Roma e a Paliano (Frosinone), del valore complessivo di circa 7 milioni di euro, appartenuti alla vittima ed ora intestati all’usuraio e al suo complice.

Nella fase di esecuzione della misura cautelare, i carabinieri hanno sequestrato 10 quadri di pittori contemporanei, sui quali verranno svolti approfondimenti in ordine all’autenticità e provenienza. I beni sequestrati sono considerati il profitto dei reati di usura ed estorsione contestati nel provvedimento cautelare.

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