Napoli, la morte di Antonio Scafuri: rimosso direttore sanitario del Loreto Mare

di Redazione

Rimosso il direttore sanitario dell’ospedale Loreto Mare, Rosario Lanzetta. La decisione del manager dell’Asl Napoli 1 Mario Forlenza è direttamente collegata ai problemi organizzativi del nosocomio napoletano a seguito della morte di Antonio Scafuri il paziente morto a metà agosto in ospedale dopo un’attesa di quattro ore al pronto soccorso nonostante fosse in codice rosso (guarda articolo e video).

Forlenza ha anche annunciato il nuovo direttore sanitario: è Giuseppe Russo, in arrivo dal Vecchio Pellegrini (dove andrà Maria Corvino in sostituzione). “Le verifiche ispettive hanno evidenziato delle carenze organizzative – ha detto il manager dell’Asl – per questo siamo intervenuti. Inoltre se saranno accertate responsabilità licenzierò i responsabili della morte del 23enne. Noi – ha aggiunto – procederemo anche nei confronti di coloro che non hanno responsabilità penali ma disciplinari”.

Scafuri, 23 anni di Torre del Greco, era stato stroncato da tre arresti cardiocircolatori. Il ragazzo era stato ricoverato alle 21 e 40 del 16 agosto per un politrauma dopo un gravissimo incidente stradale avvenuto ad Ercolano e un ricovero all’ospedale di Boscotrecase. Aveva numerose fratture e il sospetto che ci fosse una emorragia interna perché il valore dell’emoglobina scendeva vertiginosamente. Per questo Antonio necessitava di una AngioTac, un esame diagnostico che evidenzia lesioni di vene e arterie.

Il Loreto Mare però non aveva il macchinario che invece era al Vecchio Pellegrini. Bisognava trasportare il 23enne in un’altra struttura e da quel momento sono trascorse quattro ore nella quali, secondo quanto scritto nella denuncia di Alfredo Pietroluongo, primario del Pronto soccorso, ci sono stati litigi tra medici e infermieri, tra infermieri di un reparto e dell’altro: nessuno autorizzava il trasferimento perché non si riuscivano a reperire personale medico e paramedico per garantire la continuità assistenziale all’ammalato.

Il tempo è passato inesorabile tra le lacrime disperate del padre di Antonio che chiedeva aiuto. Nessuno si era accorto che il ragazzo stava morendo? Ma sopratutto, poteva salvarsi? L’autopsia, ancora in corso al Secondo Policlino, dovrà sciogliere numerosi dubbi sulla situazione del giovane. Ma al momento le prime risposte non sono state chiare. All’esame sono presenti anche i periti dei sette indagati.

“Abbiamo chiesto al dirigente dell’Asl di prendere provvedimenti coerenti con la valutazione fatta su quanto successo al Loreto mare”. Il governatore Vincenzo De Luca commenta così la rimozione del direttore del Loreto Mare. “Individuate le responsabilità e le evidenti carenze di direzione abbiamo detto al direttore generale che si volta pagina e si interviene con il massimo di rigore – ha aggiunto – Le vecchie storie della sanità campana sono finite. Chi sbaglia paga e non ci sono santuari, a maggior ragione quando c’è un giovane che muore. Per la parte medica c’è un’ indagine in corso, valuterà la magistratura. Ma per le carenze organizzative e i comportamenti inaccettabili emersi andavano presi provvedimenti drastici e sono stati presi”.

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