Aversa, il Pd accusa il suo ex iscritto e neo assessore Rossi: “Conti del Comune tornano nelle mani del carnefice”

di Redazione

Guido Rossi non è più iscritto al Partito Democratico. Lo ha comunicato lui stesso con una  nota indirizzata al commissario Mirabelli. Non poteva fare altrimenti perché l’aver accettato, al di fuori di ogni logica politica, un incarico di assessore, lo rende incompatibile con il nostro progetto di alternativa a questa amministrazione”.

Così il segretario del Pd di Aversa Francesco Gatto sull’abbandono del commercialista aversano dal partito, da noi anticipato stamani (leggi qui).

E qui Gatto ci va pesante: “Devo fare un sincero in bocca al lupo alla città. La vittima, la città con i suoi conti pubblici disastrati, torna nelle mani del suo carnefice. È per il lassismo sui debiti fuori bilancio o sulla riscossione dei canoni che oggi la città langue, i servizi sono al palo e siamo sull’orlo del dissesto. Giustamente De Cristofaro si è affidato ad un esperto per restare in questa situazione catastrofica”.

“La scelta di Rossi – continua il segretario – conferma anche che in occasione delle primarie del centrosinistra quando la commissione decise di escluderlo dalla competizione si è agito legittimamente. Avevamo visto lungo e giusto. La nostra città non ha bisogno di pallonari che spostano il pallone da un campo all’altro senza alcun rispetto per idee, comunità, progetti e valori. Il Pd prima di essere una forza politica che ambisce al governo della città è innanzitutto questo e se c’è qualcuno che mette l’io davanti al noi è bene che stia alla larga”.

Sul tema interviene anche il commissario Mirabelli: “Dispiaciuto e deluso come sempre quando si scopre che per la collocazione personale si è pronti a rinunciare a tutto”.

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