Immigrazione, permessi di soggiorno falsi: 171 indagati

di Stefania Arpaia

Sono 171 le persone indagate e 11 le persone arrestate per aver messo in circolazione un giro di documenti falsi che permettevano agli extracomunitari di restare in Italia illegalmente.

L’inchiesta, avviata dalla Procura di Monza in seguito ad una serie di segnalazioni da parte di vari uffici immigrazione, ha permesso di individuare l’esistenza di un’associazione che favoriva l’immigrazione clandestina e la permanenza illegale in Italia tramite la creazione di documentazione falsa da presentare per l’istanza del permesso di soggiorno.

L’associazione, hanno informato gli investigatori della polizia di Stato, era attiva a partire dall’anno 2012 e aveva realizzato un volume d’affari tra i 2 e i 3 milioni di euro.

Nella rete degli investigatori della polizia di Stato sono finiti un commercialista di Brianza, titolari di ditte fittizie nelle quali assumere i cittadini stranieri e i procacciatori di clienti. Le indagini hanno portato a scoprire la documentazione di oltre 30 ditte false che hanno assunto più di 1.500 dipendenti.

Al centro dell’organizzazione ci sarebbe un ragioniere 55enne che aveva uno studio di commercialista a Sesto San Giovanni in via Monti, e si occupava quasi unicamente delle pratiche illegali per favorire l’immigrazione clandestina. Trovava clienti in un phone center di Limbiate, con titolare italiano, considerato una sorta di succursale dello studio del commercialista.

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