Aversa, la Normanna destinata a “scomparire” dal calcio nazionale

di Antonio Arduino

L’Aversa Normanna potrebbe scomparire dal panorama calcistico nazionale. La comunicazione è arrivata nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente Giovanni Spezzaferri che ha riassunto la vicenda nata dalla richiesta di pagamento di circa 75 mila euro che sarebbero dovuti all’Ente locale per il consumo dell’energia elettrica, avanzata dall’amministrazione comunale alla società.

Una richiesta contestata da Spezzaferri che più volte l’ha dichiarata ingiustificata del momento che, per accordi verbali. il pagamento dell’energia elettrica sarebbe stato effettuato dal Comune per compensare le spese sostenute dalla società per adeguare lo stadio alle richieste della federazione calcio arrivate gradualmente a seguito delle promozioni conquistate dalla squadra alle varie serie del campionato nazionale, oggi giocato nella serie D.

Cosicchè dal 26 novembre 2009, anno di sottoscrizione della convenzione che aveva dato lo stadio comunale in gestione per nove anni alla società stessa, Giovanni Spezzaferri, quale patron della squadra, aveva fatto fronte a circa 250 mila euro di spesa per interventi non dovuti, a termine di convenzione, consentendo una economia di cassa all’Ente locale ben superiore ai 75mila euro richiesti.

Insomma, per Spezzaferri, facendo il dare e l’avere, la Normanna sarebbe in credito. Un credito non riconosciuto dall’Ente al punto che il presidente della Normanna ha incaricato un legale per risolvere la questione nelle aule di tribunale. Per amore della società e rispetto dei tifosi, comunque Spezzaferri aveva accettato di pagare quanto chiesto dell’Ente che a sua volta, per venire incontro alle esigenze dell’imprenditore, aveva previsto un rateizzo della somma dovuta fissandolo inizialmente in 3000 euro mensili fino al termine naturale della convenzione fissato per novembre 2018.

Una somma considerata eccessiva da Spezzaferri, come comunicato all’Amministrazione che per dare la possibilità all’imprenditore di tenere in piedi la squadra ha proposto una nuova rateizzazione, questa volta di mille euro mensili fino a scadenza della convenzione con maxi rata finale, coperta da una fidejussione assicurativa da sottoscrivere entro il termine ultimo dell’11 gennaio.  Un atto che il presidente non ha compiuto, considerandolo una espressione di sfiducia nei confronti della società che ne avrebbe messa a rischio la solidità economica.

Diversa la posizione dell’Ente che, attraverso l’assessore allo Sport, Alfonso Oliva, sottolinea da una parte l’impossibilità di affrontare il problema in maniera amichevole, evitando la sottoscrizione di una fideiussione, essendo gli amministratori direttamente responsabili economicamente di eventuali mancati pagamenti da parte della società cosicché potrebbero essere richiesti a chi autorizzasse un sistema di pagamento privo di garanzie, qual è quello in cui non viene prevista una fideiussione.

Dall’altra la volontà dell’Amministrazione di garantire l’esistenza dell’Aversa Normanna dichiarandosi pronta a concedere gratuitamente l’uso dello stadio in occasione delle gare interne di campionato. “E’ l’unica concessione che possiamo fare senza avere ripercussioni da parte della Corte dei Conti”, sottolinea Oliva, ribadendo che per la città l’Aversa Normanna è uno dei fiori all’occhiello e che come tale l’amministrazione è pronta a fare tutto quanto è legalmente possibile perchè non scompaia.

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