Fermati sei scafisti, 17enne accusato di aver fatto morire 10 migranti

di Redazione

Palermo – Con l’accusa di essere gli scafisti dell’ultimo sbarco avvenuto martedì a Palermo, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno individuato e sottoposto a fermo sei cittadini stranieri, tra cui un 17enne. Si tratta di tre cittadini del Gambia, due del Senegal ed un nigeriano.

I sei erano alla guida di quattro gommoni che, in condizione di autentica “fortuna”, stavano effettuando la traversata del Mediterraneo con a bordo, complessivamente, 482 migranti partiti dalla Libia. Gli stranieri, di nazionalità subsahariana, erano stati tratti in salvo dalla nave “Dattilo” della Guardia Costiera che, martedì mattina, aveva condotto al porto di Palermo, 1049 migranti, provenienti da sei distinti salvataggi.

Insieme ai migranti salvati, su uno dei gommoni intercettati, sono stati rinvenuti i cadaveri di altri dieci passeggeri su cui sono ancora in corso gli esami autoptici. E a guidare l’imbarcazione ci sarebbe stato proprio il ragazzino non ancora maggiorenne e che adesso è finito in carcere.

I fermati, dopo gli accertamenti di rito sono stati condotti alla Casa Circondariale “Pagliarelli”, mentre il minore è stato associato al Centro di Prima Accoglienza “Malaspina”.

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