Omicidio maestra Nadia: fermato un familiare

di Stefania Arpaia

Como – Nella notte tra martedì e mercoledì una persona è stata fermata per l’omicidio della maestra Nadia Arcudi.

Si tratta di un familiare della 35enne trovata priva di vita nei boschi di Rodero, nel Comasco, la scorsa domenica. Il giallo sembra che stia per essere risolto. Chi conosceva la donna aveva raccontato agli inquirenti che viveva una vita molto tranquilla occupandosi del lavoro e della propria casa.

Il cadavere è stato riconosciuto “grazie a un braccialetto di un evento sportivo di un mese fa del Luganese”, hanno detto i carabinieri di Como. L’allarme era scattato dopo che la donna, lunedì mattina, non si era presentata all’istituto scolastico dove lavorava.

Secondo i militari dell’Arma, Nadia è stata uccisa in un luogo chiuso perchè ritrovata senza giacca, scarpe nè documenti di identità ed effetti personali. Il suo corpo sarebbe stato trasportato e abbandonato nel bosco in un secondo momento.

In base ad alcune indiscrezioni locali, sembra che sia stato fermato un familiare della vittima e non il fidanzato come si credeva in un primo momento.

Il provvedimento è scattato in seguito alle indagini della polizia e della magistratura elvetica, in stretta collaborazione con i carabinieri del comando provinciale di Como

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