Terremoto, Protezione civile: “Via le tendopoli il prima possibile”

di Redazione

“Dobbiamo chiudere le tendopoli il prima possibile, già dalla prossima settimana il clima rischia di diventare più rigido”. Lo ha detto il capo della Protezione civile,Fabrizio Curcio, al termine della riunione con il commissario Vasco Errani e i sindaci dei Comuni marchigiani colpiti dal sisma. “Si deve rispettare l’identità di questi luoghi, quindi ogni soluzione come le casette è temporanea per gestire la ricostruzione”, ha affermato Errani.

Curcio ha ribadito più volte la necessità di intervenire in tempi brevissimi. “Il clima – ha spiegato – rischia di diventare più rigido già nei prossimi giorni, dobbiamo spostare subito le categorie di persone più fragili”.

Un obiettivo condiviso anche da Errani: “La prossima settimana vi comunicheremo il D-day, ossia il giorno in cui cominceremo a smantellarle. Sappiamo bene che con il maltempo nei campi comincia il disagio e il nervosismo e quindi dobbiamo accelerare”.

I vigili del fuoco hanno individuato tra le macerie ad Amatrice il corpo di Sayed, il rifugiato afghano rimasto sepolto durante la scossa del 24 agosto. Le operazioni di recupero inizieranno lunedì: si tratta di un intervento molto difficile, perché quel che resta dell’abitazione è franato e rischia di finire in un dirupo. Intanto sono state chiuse le ricerche nell’hotel Roma: tra le macerie non c’è più alcun corpo da recuperare.

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