Corruzione, arrestato capitano Marina militare mentre intascava tangente

di Stefania Arpaia

Taranto – Un ufficiale della Marina militare è finito in manette dopo essere stato trovato in flagranza di reato mentre intascava una tangente di 2500 euro.

Si tratta del capitano di vascello Giovanni Di Guardo comandante della base di Maricommi di Taranto, arrestato con l’accusa di corruzione nella serata di mercoledì 14 settembre dalla guardia di finanza insieme all’imprenditore Vincenzo Pastore, sindaco di Roccaforzata e presidente della società cooperativa Teoma che si occupa di pulizie.
 
Secondo quanto trapelato, l’imprenditore è stato sorpreso mentre corrompeva con una “mazzetta” da 2500 euro il comandante della base di Maricommi, la direzione del commissariato che si occupa della gestione finanziaria e delle forniture per la Marina a Taranto.

“L’ufficiale – ha informato in una nota la Marina militare – è stato in via precauzionale sospeso dall’impiego e sono tuttora in corso le attività investigative da parte degli inquirenti. Diamo pieno sostegno all’azione della magistratura. Sono state incrementate al nostro interno le attività ispettive e di controllo finalizzate a prevenire e contrastare il fenomeno della corruzione per garantire la massima trasparenza e a salvaguardia del personale che presta quotidianamente servizio con spirito di sacrificio e senso dello Stato, compiendo il proprio dovere anche a rischio della vita”.

Le ordinanze di custodie cautelari sono state emesse in seguito a pedinamenti e controlli avviati mesi fa nell’ambito di un’indagine su un appalto per il servizio di pulizie da 11 milioni di euro.

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