Bombe artigianali fuori moschea: “Ci attaccano perchè siamo musulmani”

di Stefania Arpaia

Dresda – Alcune bombe sono esplose in Germania seminando panico tra la popolazione, nella serata di lunedì.

Non ci sarebbero feriti in seguito alla deflagrazione di due bombe artigianali esplose a Dresda davanti a una moschea e a un centro congressi. Fonti locali hanno informato che alla base del gesto ci sarebbero avversioni contro gli stranieri.

“Ho sentito che veniva lanciato qualcosa. Ho guardato alla finestra: erano tre buste di carta. C’è stato un botto e poi il fuoco. Abbiamo paura che attacchino di nuovo – ha dichiarato il figlio dell’imam della moschea, Ibrahim Turan – ci hanno attaccato perché ci odiano in quanto siamo musulmani”.

“Anche se non abbiamo una confessione scritta, dobbiamo concludere che ci sia la xenofobia a fare da movente. Si pensa anche a un legame con la festa dell’unità tedesca”, ha fatto sapere il capo dello polizia  Horst Kretschmar.

All’interno dell’edificio religioso, già in passato coinvolto in altri episodi di xenofobia, erano presenti l’imam della moschea, il 46enne Hamza Turan, la moglie e i due figli. Immediato l’intervento sul posto delle forze dell’ordine che hanno compiuto i rilievi necessari per risalire ai responsabili. Avviate le indagini sul caso.

L’aggressione è avvenuta lunedì intorno alle 22. All’esterno della moschea sono state rinvenute 6 bottiglie contenenti una miscela di gas e combustibile.

La seconda esplosione è avvenuta dinanzi ad un centro congressi, a tre chilometri di distanza dalla prima.

Dresda ospiterà la festa per l’unificazione segreta ed è già massima allerta in tutta la città, dove si recheranno nei prossimi giorni le massime autorità dello Stato. 

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