Raid su Kiev alla vigilia del vertice Trump-Zelensky: missili ipersonici sulla capitale ucraina

di Redazione

Alla vigilia di un passaggio diplomatico cruciale, la guerra torna a farsi sentire con forza su Kiev. Un massiccio attacco russo ha colpito la capitale ucraina nelle ultime ore, causando almeno cinque feriti e riportando l’attenzione internazionale sul conflitto proprio mentre si prepara l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in programma domani, domenica 28 dicembre, a Mar-a-Lago, in Florida.

Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, sulla città sono stati lanciati diversi missili ipersonici Kinzhal, missili balistici Iskander e un gruppo di missili da crociera Kalibr. Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klychko, ha parlato di un incendio divampato nel distretto di Holosiivskyi e della caduta di detriti nei quartieri di Obolonskyi e Desnianskyi.

Kiev sotto attacco – I giornalisti del Kyiv Independent presenti sul posto riferiscono di numerose esplosioni udite in varie zone della capitale e nell’Oblast di Kiev. A Brovary, città situata a circa 20 chilometri a nord-est di Kiev, sono state segnalate interruzioni di corrente nelle ore successive agli attacchi. A Vyshhorod, a nord della capitale, alcune finestre di un grattacielo sono state danneggiate, mentre nel distretto di Boryspil risultano colpiti diversi magazzini e almeno due auto. Il governatore dell’Oblast di Kiev, Mykola Kalashnyk, ha confermato che le infrastrutture critiche sono tornate a essere bersaglio dei raid.

Un ferito si registra anche nella provincia occidentale di Ivano-Frankivsk, dove una persona è stata trasportata in ospedale. L’aeronautica militare ucraina ha inoltre mantenuto attivo l’allarme per la minaccia continua di droni e missili russi in diverse regioni del Paese.

Il contesto diplomatico – L’attacco arriva mentre Zelensky si appresta a incontrare Trump per discutere un possibile accordo di pace. “Penso abbiamo buone possibilità di riuscita”, ha dichiarato il presidente statunitense al New York, mostrando un cauto ottimismo. “Penso vogliano farlo ora e penso che anche la Russia voglia farlo. Ma ogni volta che uno vuole, l’altro non vuole”. Trump ha aggiunto: “Ho risolto otto guerre e questa è la più difficile di tutte. Ma penso ce la faremo”.

Nel discorso del 26 dicembre ai giornalisti, Zelensky ha spiegato che il vertice affronterà temi chiave come le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, la cooperazione economica, il futuro del Donbass e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. In vista dell’incontro, è prevista oggi una call congiunta con i leader europei e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Mentre la diplomazia tenta di aprire uno spiraglio, i missili continuano a cadere. E Kiev si risveglia ancora una volta sotto il peso di una guerra che, proprio alla vigilia di un possibile negoziato, mostra tutta la sua drammatica intensità.

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