San Marcellino, i ragazzi della parrocchia al Vesuvian Institute dei Salesiani

di Pina Vitolo

San Marcellino – Da lunedì 25 a venerdì 29 luglio venticinque ragazzi, tra giovani e giovanissimi della comunità parrocchiale di San Marcellino, accompagnati dal parroco don Salvatore Verde e da altri collaboratori adulti, hanno vissuto il “campo scuola parrocchiale”, un’esperienza straordinariamente edificante e formativa, che ha segnato un’importante tappa nel percorso di formazione che gli adolescenti vivono.

Il campo scuola si è svolto a Castellamare di Stabia, presso il “Vesuvian Institute” dei padri Salesiani. È stata un’esperienza assai efficace, che ha posto lo sguardo degli adulti del futuro (i giovani di oggi) su alcune tematiche che difficilmente sono al centro di discussione nei luoghi di aggregazione o nelle realtà scolastiche, ma che, inesorabilmente, si presentano nella vita. Tema del campo è stato lo slogan “Fa buon viaggio”, indicando la propria realtà esistenziale come un “viaggio” da compiere e che non bisogna mai interrompere nonostante le difficoltà il campo scuola ha cercato una certa continuità con quanto già analizzato durante le due settimane di Grest vissuto nella scuola elementare in via Lazio.

L’argomento del campo è stato un vitale “incipit”, intorno al quale si è snodato un profondo e pedagogico confronto fra i ragazzi, che, con spontaneità e ricchezza d’animo, hanno discusso fra loro con libertà, dimostrando che in fondo i giovani di oggi sentono realmente la necessità di mettersi in continua discussione.

Fondamentali e singolari i temi trattati, quali: “la meta di un viaggio”, intesa metaforicamente, come il cercare un obiettivo alla propria vita; la “necessità di avere delle guide”, per lasciarsi accompagnare nel viaggio della vita; “la sessualità”, vista non tanto con la visione dottrinale ed etica del Magistero della Chiesa ma con uno sguardo attento e vigile della psicologia, che lo presenta come dimensione d’amore piena e complementare, denunciando soprusi e scempi che spesso si compiono solo per soddisfare un istinto erotico.

Logicamente a momenti di laboratorio e profonda analisi si sono alternati momenti di gioia, convivialità e divertimento, coronati da due giornate di mare che i ragazzi hanno trascorso presso la straordinaria Costiera Amalfitana e due gradite passeggiate serali a Sorrento e a Castellammare. Il campo si è concluso con due momenti affascinanti e commuoventi: la Veglia di preghiera, che ha segnato profondamente ed emotivamente i ragazzi, e la santa Messa conclusiva dove i ragazzi hanno condiviso le loro emozioni vissute al campo.

Il parroco don Salvatore, a conclusione di questa esperienza, ha rivolto queste parole a coloro che lo hanno aiutato e a coloro che lo hanno vissuto: “Un ringraziamento doveroso e sincero sento di rivolgerlo al seminarista Giuseppe Liguori, che con determinazione e responsabilità ha guidato non solo i giovani al campo, ma anche i circa 260 partecipanti al Grest, conquistando l’affetto di tutti; un sincero e profondo ringraziamento per il sostegno a Suor Antonella Duilio, consacrata dell’Ordo Virginum, che come ormai da quattro anni, in qualità di psicoterapeuta e consacrata, con professionalità continua a seguire e guidare i ragazzi, proponendo loro un cammino di crescita, oltre che ad accompagnarli nella preghiera; un affettuoso e grato riconoscimento di amicizia e sostegno a Suor Eliana Rossi, che come sempre ha donato una generosa e saggia testimonianza ai giovani; ringrazio inoltre la signora Lella Basco, che ci ha accompagnato in questa esperienza rendendosi generosamente disponibile come autista del pulmino parrocchiale. Ringrazio questi quattro ‘angeli senza ali’ – conclude il parroco – come amo definire coloro che Dio mi mette sul cammino nel bene e ringrazio gli stessi giovani e le loro famiglie, che hanno riposto fiducia in noi concedendo ai propri figli di vivere un’esperienza formativa e speciale”.

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