Trovato morto nel Tevere il 19enne americano sparito: forse rapina sfociata in omicidio

di Redazione

E’ di Beau Solomon, lo studente americano 19enne scomparso quattro giorni fa a Roma, il cadavere recuperato dai vigili del fuoco nelle acque del Tevere. Sulla vicenda indaga la polizia ed è anche stata aperta un’indagine per omicidio. I genitori del ragazzo stanno raggiungendo l’Italia.

Si valuta anche l’ipotesi che Beau posa essere stato vittima di una rapina: gli sono stati presi portafogli e telefonino. La sua carta di credito è stata usata a Milano. Lo studente, arrivato a Roma poche ore prima della scomparsa, era nella capitale per studiare cinque settimane alla John Cabot.

In passato Beau, che viene descritto come un ragazzo “socievole e sportivo”, aveva anche sconfitto una malattia rara. Il cadavere presenta una profonda ferita alla testa, che potrebbe essere compatibile anche con una caduta. Inoltre la camicia bianca è sporca di sangue. La salma è stata portata all’Istituto di Medicina Legale dell’Università La Sapienza per il riconoscimento da parte dei parenti. La procura di Roma indaga per omicidio ha ordinato l’autopsia.

Sono al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di zona e le operazione effettuate con carta di credito: alcune operazioni risultano effettuate a Milano nelle ore successive alla sua scomparsa. Già sentito l’amico con cui Beau si trovava quella sera. Il ragazzo,che con lui divideva anche la stanza nella Capitale, racconta che i due erano in un pub di piazza Trilussa quando Beau ha detto “vado in bagno”, poi, non è più tornato. Secondo l’amico il diciannovenne non era ubriaco quando si è allontanato dal tavolo.

“Abbiamo visto un uomo che ha gettato una persona nel Tevere”. Così due testimoni avrebbero visto la terribile scena in cui una persona nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio ha gettato nel Tevere quello che molto probabilmente era Beau Solomon. I testimoni, due italiani, hanno subito dato l’allarme la notte stessa.

La polizia fluviale da allora perlustrava il fiume, ma solo oggi è stato ritrovato all’altezza di ponte Marconi. Secondo una prima ipotesi e anche da elementi desunti dall’analisi esterna del cadavere lo studente sarebbe morto annegato dopo essere rimasto tramortito sbattendo dopo essere stato scaraventato nel fiume. La ferita che ha in testa è infatti compatibile con una caduta.

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