Roma, fermati 8 usurai: applicavano interesse del 140%

di Stefania Arpaia

Roma – “Se non paghi te sfonno”, era questa la minaccia che gli usurai della Capitale facevano alle loro vittime, costringendoli a pagare il denaro avuto in prestito con ingenti interessi.

Sono 8 le persone finite in manette, nel corso dell’operazione “Game over”, accusate di usura, estorsione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, attività finanziaria abusiva e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Sono stati gli agenti del commissariato di Albano e i militari della compagnia di Velletri ad eseguire i provvedimenti di custodia cautelare.

Gli arrestati, che avevano la propria base presso i Castelli Romani, erano particolarmente attivi nel mondo dell’usura tra Ariccia e Albano Laziale. Tra i fermati anche un uomo di origine albanese che è stato trovato con indosso due chili di hashish e 150 grammi di cocaina.

Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che a finire nella rete degli usurai erano imprenditori, commercianti, impiegati e casalinghe che subivano intimidazioni, minacce e aggressioni fisiche, fino ad arrivare al sequestro di persona. Il tasso di interesse applicato alle rate di pagamento variava tra il 120% e il 140% annuo. 

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