“Il viaggio infinito delle madri”, teatro-concerto a Sessa Aurunca

di Ludovica Ambroselli

Giovedì 24 marzo, alle ore 21,0  “Il viaggio infinito delle madri”, spettacolo teatrale presso la chiesa di Sant’Anna a Sessa Aurunca.

Si tratta di una Lamentatio sotto forma di teatro concerto a cura delle Officine Kulturali Aurunke che anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, mettono in scena una emozionante performance molto attesa durante la Settimana Santa. Un momento topico per la città che vive intensamente tutti i riti religiosi tradizionali e dove lo spettacolo delle OKA  si inserisce come  valore aggiunto con il contributo di giovani e talentuosi musicisti, attori e cantanti.

La regia è di Giulia Casella che firma una rielaborazione drammatica, intensa, emozionante con spunti nuovi legati alla situazione sociale mondiale. “Siamo testimoni consapevoli, ma impotenti, di tragedie che travolgono migliaia di umani contro i quali si erigono muri non solo fisici ma di odio e di intolleranza, vera negazione alla vita. La povertà, l’indigenza nella quale versano tante, troppe creature, fanno da specchio alla nostra miseria morale. Continuano le morti di bambini, dimenticate, una vergogna che pesa sulla coscienza europea” ha scritto Casella.

Ecco dunque la rappresentazione delle madri, del loro infinito migrare per assicurare ai figli una nuova vita, un nuovo inizio. Queste madri, una umanità dolente ripiegata sul dolore dei figli perduti, trovano in Maria, Madre di Gesù, la madre universale, emblema di un universo di madri che piangono la morte violenta dei propri figli.

Pur non prescindendo dal grande valore ideale dell’amore di Cristo che si fa uomo e sacrifica la propria vita per la salvezza dell’umanità, in Maria e nelle altre madri, il pianto si spoglia degli aspetti ideologici e appare dolore puro, dolore senza possibilità di recupero, dolore che si trasferisce dalla carne straziata del figlio alla carne della madre. Si realizza così un transfert tra donne la cui essenza naturale è contro violenze, prevaricazioni, guerre, ingiustizie. In queste donne non c’è separatezza, le unisce un filo ideale che supera steccati e appartenenze.

L’intera rappresentazione si snoda intorno alla Lauda di Iacopone da Todi “Il pianto della Madonna” che si concretizza attraverso versi che superano la contingenza del tempo, ma anche attraverso le musiche di Bach, Monteverdi, Mozart, Pergolesi, nella cui genialità si scopre la scintilla divina.

In scena Luigi Aniello (voce, chitarra e armonica); Monica Aulicino attrice e cantante solista; Franca Orrù; Alessandro Perretta; Giuseppe Pinto; Cinzia Varone; voci soliste: Monica Vellucci, Monica Aulicino e Sonia Palmieri saranno accompagnate dal quartetto “Archi d’Autore” con Ludovica Ambroselli (violino), Vittorio Sbordone (violino), Marilena Di Martino (viola), Artan Tauzi (violoncello); e da Giovanni Loffredo (contrabbasso).

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